Gli angeli custodi esistono davvero. Soprattuto nelle difficoltà
Ognuno di noi ha accanto a sè un angelo custode. La tesi viene sostenuta e spiegata da un teologo tra i massimi studiosi di angeli, monsignor Renzo Lavatori che interverrà sul tema anche in una...
Ognuno di noi ha accanto a sè un angelo custode. La tesi viene
sostenuta e spiegata da un teologo tra i massimi studiosi di angeli,
monsignor Renzo Lavatori che interverrà sul tema anche in una conferenza
in programma martedì prossimo al Centro Russia Ecumenica, diretto da
don Sergio Mercanzin, a Borgo Pio, dal titolo "Il ritorno degli angeli".
«Ognuno di noi ha un angelo custode che lo protegge - afferma don
Lavatori - A volte rifiutiamo queste realtà spirituali ma l'angelo
custode è il nostro migliore amico e, anche senza vederlo, spesso ci
viene incontro e ci sostiene nelle situazioni più difficili. In pratica
agisce come intermediario tra il mondo divino e il mondo umano,
accorciando le distanze».
Una realtà, quella degli angeli custodi, che
non viene accettata in maniera uniforme. «Soprattutto chi ha una
visione più laica della vita - spiega mons. Lavatori - rifiuta la
presenza degli angeli». Eppure, dice l'esperto, «ci sono segnali
concreti della loro esistenza: quando ci troviamo in difficoltà di
fronte a determinate decisioni da prendere, se si invoca l'angelo
divino, arriva in soccorso». Anche il laico, in realtà, può percepire la
loro presenza. E questo perchè, come dice don Lavatori, «dipende da una
sensibilità tutta interiore». Ci sono delle preghiere specifiche per
ottenere il loro aiuto. Si può invocare, ad esempio, «angelo di Dio che
sei il mio custode, custodisci, governa me che ti fui affidato dalla
pietà celeste». Ma esistono una infinità di formule per chiedere la loro
intercessione.
All’affascinante tesi degli angeli sarà
dedicata la conferenza di martedì prossimo, alle 18, nel corso della
quale sarà presentato il volume, «Il ritorno degli angeli» (edito da
Sugarco) scritto da don Marcello Stanzione, angelologo di fama europea e
da Andrea Menegotto, sociologo delle religioni membro del Cesnur. Uno
scrittore russo del secolo scorso, come racconta don Lavatori, «ha
spiegato che l'angelo custode è il nostro alter ego, l'amico più grande.
Un' entità spirituale che rispetta completamente la nostra libertà,
ecco perchè non tutti riescono a percepirli». Non che l'angelo si
manifesti in carne ed ossa davanti a noi ma, per dirla con il teologo,
«gli angeli si possono vedere come "luci seconde", un po’ come i
cristalli sotto il sole».
La visione più precisa degli angeli, come
spiega don Lavatori, è quella che ci arriva dal Cristianesimo. Il loro
aiuto si cercava più in passato o se ne sente maggior bisogno ora? «Oggi
assistiamo ad un paradosso - spiega l'esperto - perchè il materialismo
nel quale siamo immersi tende ad allontanarci dagli angeli.
Paradossalmente, però, la lontananza ci fa sentire ancora di più il loro
bisogno: è un po’ come se ne decretassimo la morte e la successiva
rinascita». Nei momenti di difficoltà, dunque, dobbiamo invocare il
nostro arcangelo Gabriele: «rappresenta una speranza in più in questo
mondo che ha perso i punti di riferimento. Un mondo senza angeli
significherebbe la chiusura alla gioia e pure alla nobiltà d'animo».
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