domenica 17 novembre 2013

Gli angeli custodi esistono davvero.

Gli angeli custodi esistono davvero. Soprattuto nelle difficoltà

Ognuno di noi ha accanto a sè un angelo custode. La tesi viene sostenuta e spiegata da un teologo tra i massimi studiosi di angeli, monsignor Renzo Lavatori che interverrà sul tema anche in una...

 

 

Ognuno di noi ha accanto a sè un angelo custode. La tesi viene sostenuta e spiegata da un teologo tra i massimi studiosi di angeli, monsignor Renzo Lavatori che interverrà sul tema anche in una conferenza in programma martedì prossimo al Centro Russia Ecumenica, diretto da don Sergio Mercanzin, a Borgo Pio, dal titolo "Il ritorno degli angeli". «Ognuno di noi ha un angelo custode che lo protegge - afferma don Lavatori - A volte rifiutiamo queste realtà spirituali ma l'angelo custode è il nostro migliore amico e, anche senza vederlo, spesso ci viene incontro e ci sostiene nelle situazioni più difficili. In pratica agisce come intermediario tra il mondo divino e il mondo umano, accorciando le distanze».

Una realtà, quella degli angeli custodi, che non viene accettata in maniera uniforme. «Soprattutto chi ha una visione più laica della vita - spiega mons. Lavatori - rifiuta la presenza degli angeli». Eppure, dice l'esperto, «ci sono segnali concreti della loro esistenza: quando ci troviamo in difficoltà di fronte a determinate decisioni da prendere, se si invoca l'angelo divino, arriva in soccorso». Anche il laico, in realtà, può percepire la loro presenza. E questo perchè, come dice don Lavatori, «dipende da una sensibilità tutta interiore». Ci sono delle preghiere specifiche per ottenere il loro aiuto. Si può invocare, ad esempio, «angelo di Dio che sei il mio custode, custodisci, governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste». Ma esistono una infinità di formule per chiedere la loro intercessione.

All’affascinante tesi degli angeli sarà dedicata la conferenza di martedì prossimo, alle 18, nel corso della quale sarà presentato il volume, «Il ritorno degli angeli» (edito da Sugarco) scritto da don Marcello Stanzione, angelologo di fama europea e da Andrea Menegotto, sociologo delle religioni membro del Cesnur. Uno scrittore russo del secolo scorso, come racconta don Lavatori, «ha spiegato che l'angelo custode è il nostro alter ego, l'amico più grande. Un' entità spirituale che rispetta completamente la nostra libertà, ecco perchè non tutti riescono a percepirli». Non che l'angelo si manifesti in carne ed ossa davanti a noi ma, per dirla con il teologo, «gli angeli si possono vedere come "luci seconde", un po’ come i cristalli sotto il sole».

La visione più precisa degli angeli, come spiega don Lavatori, è quella che ci arriva dal Cristianesimo. Il loro aiuto si cercava più in passato o se ne sente maggior bisogno ora? «Oggi assistiamo ad un paradosso - spiega l'esperto - perchè il materialismo nel quale siamo immersi tende ad allontanarci dagli angeli. Paradossalmente, però, la lontananza ci fa sentire ancora di più il loro bisogno: è un po’ come se ne decretassimo la morte e la successiva rinascita». Nei momenti di difficoltà, dunque, dobbiamo invocare il nostro arcangelo Gabriele: «rappresenta una speranza in più in questo mondo che ha perso i punti di riferimento. Un mondo senza angeli significherebbe la chiusura alla gioia e pure alla nobiltà d'animo».

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