Adamo Cirelli sostiene di vederli e di comunicare con loro- sempre, ogni giorno
Lo chiamano "l'uomo che
parla con gli angeli", perchè sostiene
di vederli e di comunicare con loro- sempre, ogni giorno.
Un'affermazione che può suscitare - a seconda del proprio credo -
ilarità, incredulità o curiosità, ma che certo non lascia indifferenti.
E questo giovane dal volto pulito - in jeans, camicia e piercing al
naso- è il primo a sapere quanto sia difficile credere alle sue parole.
"Ma è il mio compito: mi hanno scelto per diffondere i loro messaggi",
dice sorridente.
Adamo Cirelli, classe 1978, torinese trapiantato vicino a Lecco, si
descrive così: "Sono un ragazzo semplice, un padre di famiglia, che ha
avuto un grande dono, perchè sono quotidianamente in contatto con le
entità angeliche e con gli spiriti guida. Le prime sono pura luce e ci
accompagnano dal primo istante della nostra nascita fino alla
conclusione del cammino terreno, mentre i secondi sono le figure che ci
erano vicine nella vita- genitori, nonni o altri parenti- e che una
volta passati nella luce ci stanno accanto spiritualmente per aiutarci e
consigliarci."
Un dono, lo chiama lui. Anche se a prima vista sembra quasi una
condanna: quando un angelo o uno spirito guida ha un messaggio da
inoltrare, Adamo non può esimersi dall'ascoltare e dall'obbedire. A
volte, racconta, sale in macchina e fa decine di chilometri per
raggiungerne il destinatario. Spesso, poi, le comunicazioni avvengono
nel cuore della notte. "Sì, gli angeli mi parlano in continuazione.
Infatti non dormo quasi mai! Eppure non sono mai stanco: mi
trasmettono la loro energia. Io vivo tutto con normalità e serenità, ormai fanno parte della mia vita."
Era un bimbo di sei anni, racconta, quando ha iniziato a vedere queste
entità soprannaturali. "Ma all'epoca non riuscivo a collocarle, a
spiegarle. Ricordo che mi facevano paura, perchè non capivo. Poi, a
sette anni, un giorno, mentre tornavo sullo scuolabus, ho visto una luce
che parlava con la voce del nonno che abitava con noi. Mi disse che lui
era nella luce, che stava bene e che presto avrei capito le sue parole.
Una volta a casa, ho visto che il motorino del nonno non era
parcheggiato come sempre vicino al pianerottolo. Appena sono entrato, la
mamma mi ha detto che era morto. Io l'avevo saputo un'ora prima, lo
avevo percepito con quella visione."
Non è questo l'unico dramma che nella sua giovane vita ha dovuto
affrontare. Ma gli angeli, dice, lo hanno aiutato in questi momenti
tragici. "Sapere che sta per succedere un evento doloroso permette di
affrontarlo meglio. E io lo so in anticipo. È come avere una marcia in
più: so in che direzione andare." Lui è fortunato... Ma noi che non
vediamo e non sentiamo i consigli degli spiriti guida o dell'angelo
custode che- giura- ci stanno sempre accanto?
"In realtà, tutti possono sentirli- dice il sensitivo- e non serve un
rituale esoterico, io sto ben lontano da quel tipo di cose. Ma quante
volte ci fermiamo, nel corso di una giornata, chiudiamo gli occhi e
proviamo a comunicare con il nostro angelo? Non lo facciamo mai. Siamo
troppo presi dalla materialità della vita quotidiana e non troviamo il
tempo di parlare con loro." Vero. Anzi, spesso viviamo tutto ciò che è
spirituale quasi con imbarazzo, con pudore. L'angelo custode ci ricorda
solo la preghierina che recitavamo da piccoli e ci fa pensare all'essere
alato e paffuto dell'iconografia tradizionale: insomma, una favola da
bimbi.
"No, non sono biondi con gli occhi azzurri e non hanno neanche le ali. Gli angeli
sono sfere di pura luce.
Comunicano con me mentalmente e io traduco quei pensieri in messaggi.
Però ho letto una frase che reputo veritiera: a volte ci appaiono con le
ali per far sì che le persone li riconoscano e non si spaventino della
loro essenza. Vedere un globo di luce al quale non sai dare il giusto
nome può suscitare ansia. Ma per loro natura sono luce: così chiara e
bianca che non c'è paragone, qui, sulla Terra."
Parlare di
trapassati e di figure angeliche porta ad una domanda inevitabile: cosa
c'è dopo la morte? Adamo Cirelli risponde senza tentennamenti perchè lo
ha visto: gli hanno concesso uno sguardo, rapido ma intenso, su quello
che ci attende. "Dopo la morte, c'è uno
splendido mondo di luce,
dove vivono gli angeli, gli spiriti e le schiere angeliche. Vorrei che
le persone sapessero che non finisce niente: continua tutto in un'altra
dimensione. L'ho visto con i miei occhi. Quando ho chiesto loro, pieno
di paura, cosa sarebbe accaduto, mi hanno proiettato in questa realtà
fatta di luce. Questa è una certezza. So che è difficile crederlo se non
si vede, ma vi assicuro che la vita non finisce: continua e per sempre"
Di queste sue esperienze, il sensitivo ha tratto due libriccini: "La
guida per incontrare gli Angeli" e, l'ultimo, "Il libro delle risposte
sugli Angeli", che presenta in pubblico, quando lo invitano a raccontare
del suo dono e dove finisce sempre a far da tramite con gli spiriti
guida di decine di spettatori affascinati dalle sue parole. "Ho voluto
scrivere un mini manuale con le domande che mi rivolgono più di
frequente e con le risposte sul mondo degli spiriti e degli angeli. È
un progetto con un intento benefico: il devoluto sarà dato
all'Associazione Italiana Sclerosi Multipla. "
Dettaglio non da poco. Perchè Adamo Cirelli dà soldi in beneficienza e
per sè non ne chiede. "Non mi faccio pagare, non voglio denaro,
assolutamente. A volte, fermo le persone che incrocio per caso per
strada, perchè devo comunicare loro un messaggio. Vado in ospedale per
dare un supporto a chi è malato. Io non curo nessuno: ci sono i medici
per quello. Io non sono un ciarlatano, non sfrutto il dolore delle
persone. Voglio solo diffondere un messaggio d'amore. Ho avuto un dono,
gratis, e gratuitamente lo voglio condividere con gli altri."
L'ultima
domanda la rivolgo al suo spirito guida: cosa ne pensa, lui o lei , di
questa intervista? "Mi sta ringraziando. E anche il mio angelo lo fa.
Perchè sto cercando di portare il loro messaggio d'amore il più lontano
possibile, anche qui, con te. Non mi interessa fare pubblicità a me
stesso. Mi interessa far conoscere le loro parole. Sappiate sempre che
gli angeli sono entità di luce: non hanno nulla a che vedere con chi
chiede i soldi o vende gli amuleti. Gli angeli sono semplicità ed
amore". Le parole di Adamo Cirelli forse hanno destato in voi ilarità,
incredulità o curiosità. Ma non siete rimasti indifferenti, vero?