venerdì 22 novembre 2013

Economia. Ocse: “Italia sempre più giù”.


Kazakhstan, Karachaganak Eni


La ricetta di Letta: svendere i gioielli come l’Eni

L’Ocse bacchetta l’Italia e rivede al ribasso le stime di crescita, anche per il prossimo anno. Mentre il 2013 si chiuderà peggio del temuto (e molto peggio di quanto previsto dal governo dei Vedrò e delle altre nullità). Che fare? La ricetta dei mercati e, dunque, di Alfetta, è nota: tasse, tasse e ancora tasse. Ridurre il debito svendendo tutto, licenziare, tagliare, deprimere, ingrigire. Fantastico. Poi gli imbecilli scorrono i dati del mercato europeo dell’auto e si sorprendono quando scoprono che l’Italia è uno dei pochissimi Paesi a registrare l’ennesimo calo mentre il resto d’Europa cresce. Siamo in piccola compagnia, con Romania, Cipro, Islanda.Mentre i Paesi messi all’indice e considerati ad un passo dal fallimento, come l’Ungheria, sono quelli con la crescita maggiore.

Non va, non funziona. Eppure il sindaco di Milano si lancia in nuove offensive per ridurre l’uso dell’auto. E quello di Torino aumenta i parcheggi a pagamento. Non si capisce per quali strane ragioni un cittadino, alle prese con timori per il suo futuro da lavoratore e per il suo non futuro da pensionato, dovrebbe acquistare un’auto nuova per procedere più lentamente di una bici e per pagare a peso d’oro un parcheggio sulla strada. Bene, abbattiamo l’inquinamento. Ma non solo quello provocato dalle vetture, anche quello dovuto alle industrie. Perché se le auto non si vendono, le fabbriche non le producono. Altre migliaia di disoccupati.
Ma noi pensiamo a svendere i gioielli di famiglia. Finmeccanica vuole acquistare Avio Spazio? Una scelta strategica giusta e coraggiosa. Dunque parte immediatamente l’offensiva mediatica contro Finmeccanica, ritornando alle inchieste su presunte tangenti. Grazie a queste inchieste Finmeccanica perderà quasi certamente delle importanti commesse. Per la gioia dei mercati e dell’Europa, ma anche per la felicità dei tanti servi italiani che lavorano per la distruzione dell’economia italiana. Non va meglio all’Eni. Poteva bastare l’idiozia cosmica di far la guerra a Gheddafi, con la conseguenza del crollo delle forniture all’Eni? Certo che non poteva bastare.
Così lunedì prossimo la Rai (tv di Stato, non va dimenticato) partirà all’attacco delle iniziative dell’Eni in Kazakhstan. Abbiamo un operatore vincente sulla scena internazionale? Distruggiamolo subito. E visto che non si può più fare come con Enrico Mattei, quando il risultato fu ottenuto grazie alla splendida collaborazione tra Stati Uniti e Mafia, ora provvede direttamente la Tv di Stato a far la guerra all’azienda strategica di Stato. Per eliminare ogni possibile rischio di ripresa, di rilancio. L’Italia deve essere in fondo alla classifica. E dove non è arrivato Monti, arriverà la Rai, arriveranno Fassino e Pisapia, arriverà la banda di Vedrò.

Augusto Grandi

 

Mettiamo alla corda, politici e sindacati!

Mettiamo alla corda, politici e sindacati!
L’Italia è uno dei paesi più ricchi del mondo. I soldi sono tanti, ma girano sempre e solo nelle tasche degli stessi.
Politici e sindacati ci fregano non prendendo provvedimenti a favore del popolo, loro non sono il popolo, sono la CASTA!


Si muovono solo in virtù del voto, perché è quello che vogliono per continuare ad ESSERE! senza di quello sono fottuti! Sono legati al voto. come il drogato allo spacciatore. Tengono molto all’opinione pubblica, perché è quella che sposta i voti!
Pertanto ci distraggono, ci abbuffano di menzogne, attraverso i media, “stampa, scritta e parlata”. Affinché noi non chiediamo quelle poche cose giuste, sacrosante, che toglierebbero soldi dalle loro tasche, per farli girare in quelle di tutti gli ITALIANI..
Allora chiediamole noi con forza, tutti uniti attraverso la rete.
Quando si accorgeranno che la gente non si fa più imbambolare, faranno a gara per concedere quello che chiede l’opinione pubblica, perché significa: prendere voti e continuare ad essere!
Occorre assolutamente, chiedere e pretendere di:
1) Pagare le prestazioni professionali (notai, avvocati, ingegneri) solo con mezzi elettronici ”bancomat, carte di credito” bonifico bancario o assegni.
2) Pagare le visite mediche in INTRAMOENIA (il 95% dei medici lavora solo in intramoenia) SOLO IN DIREZIONE DELL’OSPEDALE, d’altronde il medico non è un pubblico ufficiale, pertanto non potrebbe prendere soldi in nome dello stato, glielo lasciano fare perché fa parte della CASTA!
3) Pretendere di sapere quante medicine ci segnano i nostri cari medici di famiglia, attraverso nome utente e password, la rete ce lo consente, “sono nostri dati personali e vogliamo saperli” così facendo metteremo fine all’ignobile truffa, perpetrata da sempre tra farmacie e medici!
QUESTI 3 SEMPLICI PROVVEDIMENTI, FAREBBERO ENTRARE NELLE CASSE DELLO STATO PIU’ DI 100 MILIARDI ANNUI.
Con cento miliardi annui lo stato potrebbe investire in infrastrutture, nuovi posti di lavoro, meno tasse per tutti.
GRANDE RIPRESA PER L’ITALIA e gli ITALIANI
Coraggio condividiamo tutti mettiamoli alle corde, ce la possiamo fare!!!!!!!