martedì 10 dicembre 2013

La voglia di vivere

Mi sono chiesta a lungo che cosa motiva le persone a vivere, ad alzarsi al mattino, con entusiasmo, coinvolgimento, passione, ad affrontare le situazioni che si presentano. Oppure a ‘tirare avanti’, con fatica, stanchezza, pesantezza, ma comunque a non mollare questo istinto che nonostante tutto tiene attaccati a questa terra, a questo corpo, a questo mondo.
Riflettendo, vivendo, confrontandomi con persone illustri e meno note, amici, pazienti, clienti, mi sono resa conto che comunque si ponga la questione, sussistono degli elementi di fondo.
Dopo un temporale, da che mondo è mondo, il sole ritorna sempre, e magari anche l’arcobaleno, dopo l’inverno, si riffaccia il tepore della primavera, e via così. E’ nell’ordine delle cose, una costante evoluzione, un mutamento che riprende elementi di ciclicità per portarli a livelli sempre nuovi.
Molti affrontano le fasi di disagio, malessere, le varie traversie di vita come un passaggio obbligato da sostenere, tollerare, sopportare. E soffrono. Tanto anche.
Forse questa sofferenza viene esacerbata proprio da codesto atteggiamento simile ad una sorta di espiazione. Devo sottopormi a questo per poter finalmente godere del suo contraltare, che però non è mai abbastanza per compensare le traversie subite e la parte di Vita immolata come sacrificio. E’ una filosofia esistenziale improntata sull’attesa che passi qualcosa e che arrivi qualcosa d’altro. In tal modo, però, il sole non è mai abbastanza, una giornata non è mai sufficiente, l’acqua non è mai calda quanto si vorrebbe.
Al contrario, vi è chi, forse con maggiore consapevolezza, è in grado di vivere anche i momenti di messa alla prova come vere e proprie occasioni per poter progredire non solo nella ricerca di sé, la conoscenza e l’attualizzazione delle proprie risorse, ma anche per approfondire le basi per sperimentare le successive fasi di gioia. Si tratta di persone che vivono la Vita nella sua pienezza, nella sua complessità, nelle sue contraddizioni, nei suoi estremi, senza escludere alcunché, senza decretare un mi piace/non mi piace, un troppo/troppo poco.
Quel che ci capita non è mai troppo né troppo poco: se ci viene offerto è perché possediamo le risorse necessarie per affrontarlo, che non aspettano altro se non di poter emergere. Questo vale sia per i disagi, i malesseri, sia per le gioie. Già, perché talvolta, seppur paradossalmente, fatichiamo a concederci di esperire anche e soprattutto queste ultime.  
Quel che colpisce maggiormente e che nel senso comune salta ripetutamente agli occhi di ciascuno di noi sono la forza, la costanza, la perseveranza di molte persone nell’affrontare i disagi e le sofferenze. Molti di noi sono indotti a ritenere che si trovassero nelle medesime condizioni, non sarebbero all’altezza del compito. E ci si stupisce se, chiamati all’appello, ci si trova a reagire con altrettanta tenacia.
Quel che attira anche più l’attenzione è che all’interno di questa forza e attaccamento alla vita si individua una vena di dolcezza, di compassione, che testimonia la capacità di accettare con gratitudine tutto quel che si presenta, al di là del bene e del male.
Cosa c’è di diverso in coloro che non riescono a vivere con altrettanta serenità d’animo nell’affrontare le sfide della loro esistenza?
La segreta convinzione che le cose debbano andare esattamente come loro si aspettano. Tali persone si ergono come giudici, ritengono di sapere una volta per tutte quali siano i loro limiti di sopportazione del dolore e della gioia, quando questi debbano iniziare e terminare.
Con tale atteggiamento, si oppongono al corso della vita, a quel che è stato destinato loro: qui risiede la causa principale della loro sofferenza, prima ancora che nell’effettivo dolore fisico ed emotivo che possono sperimentare.
Aspettare che ‘passi’, nella vita, non è mai una valida soluzione, fa perdere di vista il presente, ipoteca il futuro alla luce di una non meglio precisata aspettativa di una condizione migliore che esiste solo nella mente e che concretamente mai potrà avere una corrispondenza esterna. Saper vivere e godere le giornate di pioggia e tempesta non solo può diventare in sé un grande piacere, ma allena anche a vivere altrettanto intensamente quelle di sole.
Anna Fata

La Parola del giorno

LA PAROLA
10 dicembre 2013
Martedì
Beata Vergine Maria di Loreto
2.a Avvento - II

PRIMA LETTURA (Is 40,1-11)
Dio consola il suo popolo.
Dal libro del profeta Isaia
"Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati".
Una voce grida: "Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato".
Una voce dice: "Grida" e io rispondo: "Che cosa dovrò gridare?".
Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo.
Secca l'erba, il fiore appassisce quando soffio su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l'erba. Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre.
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri".
Parola di Dio.

VANGELO (Mt 18,12-14)
Dio non vuole che i piccoli si perdano.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno solo di questi piccoli si perda".
Parola del Signore.


La verità sull’Area 51



È stato reso pubblico un documento ufficiale che per la prima volta nomina la base: si parla poco di alieni, ma parecchio di aerei segreti

Giovedì 15 agosto il National Security Archive ha pubblicato sul suo sito un documento dlla CIA dove per la prima volta il governo americano nomina esplicitamente l’Area 51, la famosa base segreta diventata famosa in tutto il mondo perché, secondo gli ufologi, sarebbero custoditi i corpi di alcuni extraterrestri e le loro navi spaziali. La storia in realtà è molto più prosaica: per anni nell’Area 51 sono stati testati e messi a punto numerosi progetti aerei segreti, tra cui gli aerei spia che sorvolavano l’Unione Sovietica durante la guerra fredda.
Il documento completo si chiama La CIA e la ricognizione aerea: i programmi U2 e OXCART (potete scaricare il file torrent da qui). È stato scritto da due storici della CIA nel 1992 ed è una specie di manuale di storia su alcuni dei più importanti programmi di ricognizione aerea segreta di tutta la guerra fredda. Il National Security Archive che ha pubblicato il documento è un’organizzazione accademica statunitense che pubblica documenti ottenuti grazie alla legge americana sulla trasparenza del governo (il Freedom of Information Act).
Una versione dello stesso documento – pesantemente censurata – era già stata pubblicata nel 1998. Il documento pubblicato questa settimana è in versione integrale. Gli omissis ancora presenti tutelano soltanto i nomi di alcuni piloti e i dettagli su certe contromisure elettroniche usate all’epoca. Si tratta del primo documento ufficiale del governo degli Stati Uniti a nominare esplicitamente l’Area 51 e la sua storia – anche se in realtà un’altra menzione, dovuta probabilmente a un errore di chi doveva cancellare i riferimenti alla base, compare in un documento del 1967.
La storia dell’Area 51 raccontata dagli storici della CIA comincia nel 1955, quando alcuni funzionari dell’agenzia sorvolarono il deserto del Nevada a bordo di un piccolo aereo da turismo. Erano alla ricerca di un luogo adatto per fare esperimenti segreti su un nuovo tipo di aereo spia appena messo in costruzione. L’U-2, questo era il nome del progetto, era in grado di volare fino a 18 mila metri: troppo in alto per essere raggiunto dai missili della contraerea o da altri aeroplani e troppo in alto, almeno secondo i progettisti, per essere avvistato su un radar. Gli U-2 furono gli aerei che, una decina di anni dopo, individuarono i missili russi a Cuba – anche se quelli erano U-2 dell’aviazione, leggermente diversi da quelli utilizzati dalla CIA di cui si parla nel libro.
Vicino a un posto chiamato Groom Lake, gli uomini della CIA trovarono quella che sembrava una pista aerea abbandonata. Si trattava di un vecchio poligono di tiro aereo, utilizzato durante la Seconda guerra mondiale per addestrare i piloti di bombardieri. Il luogo era decisamente fuori mano: a circa 160 chilometri da Las Vegas, circondato per chilometri dal deserto e non troppo lontano da un’area ancora più pericolosa e inospitale: un poligono di prova per ordigni nucleari. Si trattava, hanno scritto gli storici della CIA, del luogo ideale per testare aerei segreti e addestrarne i piloti.
Il nome convenzionale scelto per il pezzo di terreno che venne acquistato dall’Autorità per l’Energia Nucleare – che già possedeva la grande aerea dove venivano sperimentate le bombe atomiche – fu Area 51, un nome che doveva essere anonimo e burocratico e che non avrebbe dovuto attirare l’attenzione. Ma bisognava trovargli anche un nome confidenziale, qualcosa che rendesse la base più interessante per il personale chiamato a lavorarci. Il nome scelto, a quanto pare, fu Paradise Ranch che nel linguaggio degli addetti divenne semplicemente il Ranch – curiosamente, tutto il mondo conobbe la base per il suo noioso nome burocratico, mentre quello più accattivante è rimasto più o meno sconosciuto.
Il primo test di volo con un U-2 venne compiuto nell’agosto del 1955 e successivamente la base venne usata per addestrare i piloti e tenere in deposito gli U-2 della CIA. Nel libro vengono raccontati anche lo sviluppo dei “successori” dell’U2, come l’A-12 OXCART, e numerose missioni compiute dagli aerei. La gran parte, ovviamente, si svolgevano nei cieli sopra l’Unione Sovietica e la Cina comunista. Ma c’è anche il resoconto di un volo sul Pacifico, per spiare un poligono per test nucleari francesi. Quello di cui non si parla mai, in tutto il libro, sono camere per autopsie di alieni e depositi di rottami di UFO.
Qualche riferimento agli extraterrestri in realtà si può trovare. Ad esempio, gli storici della CIA scrivono che i voli di addestramento degli U-2 produssero un effetto collaterale inaspettato: moltiplicarono gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Negli anni Cinquanta quasi nessuno credeva che fosse possibile arrivare alle altezze che gli U-2 raggiungevano normalmente. Parecchi piloti di voli civili dissero di aver avvistato oggetti non identificati perché avevano individuato gli U-2 ad altezze alle quali non pensavano potesse esserci qualcosa di costruito dall’uomo.
Un altro effetto aumentava il numero di avvistamenti: mentre alla quota a cui volavano gli aerei di linea il sole era già tramontato, molto più in alto gli U-2 erano ancora illuminati dal sole. Questo portava gli U-2 ad essere, se non proprio luccicanti (erano dipinti di nero), almeno ben visibili ai piloti che, diversi chilometri più sotto, erano già al buio.
Col passare degli anni e l’aumento degli avvistamenti, l’Area 51 ha finito con il diventare il simbolo dei presunti “piani segreti” del governo americano per celare al mondo l’esistenza degli alieni. Intorno ai confini della base sono perennemente accampati numerosi “esperti” di alieni che scrutano il cielo in attesa di vedere un UFO lasciare la base. Gli abitanti delle cittadine vicine si sono adattati a questo tipo particolare di turismo e hanno cambiato i nomi dei locali con nomi che ricordano gli alieni, gli UFO o le cospirazioni governative. Anche lo stato del Nevada ha fatto qualcosa e dal 1996 la strada che passa vicino all’Area 51 è stata ufficialmente rinominata Extraterrestrial Highway.
Per gli appassionati di alieni la pubblicazione di questo documento non cambierà le cose. Gran parte delle informazioni che contiene erano già note agli storici e agli appassionati che si sono occupati dei programmi di ricognizione aerea degli Stati Uniti nel corso della guerra fredda. Molti altri dettagli sull’Area 51, anche se non sono stati ufficialmente divulgati, sono più o meno noti: ad esempio, nell’Area 51 vennero probabilmente svolti i primi test sull’F-117, il primo aereo invisibile ai radar (ora ritirato dal servizio). Sempre nel deserto del Nevada venne probabilmente messo a punto la versione invisibile ai radar dell’elicottero Blackhawk, quello usato dai Navy Seals per uccidere Bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan.
Questa però è la prima volta che il governo americano rilascia (almeno non per errore) dei documenti in cui si parla ufficialmente di Area 51. Come ha dichiarato Jeffrey Richelson, uno dei ricercatori del National Security Archive: «È la fine ufficiale della segretezza per ciò che riguarda l’Area 51».
 

Alieni – Amici o Nemici?


alieno

Alieni, amici o nemici dell’umanità? Esistono davvero le fazioni? O è tutto un inganno organizzato per indurci a starne alla larga con il gioco della paura?


Qualsiasi sito o fonte di informazioni che si sia anche lontanamente avvicinato all’argomento degli extra terrestri, lo ha fatto sempre risentendo dei dubbi sul fatto che loro siano o meno ostili nei confronti del nostro mondo.
Ma la realtà? Basiamoci su un ragionamento molto semplice per scoprire come potrebbero essere messe le cose. Partiamo da un concetto, per arrivare da cosi lontano, tanto lontano che neppure noi sappiamo da dove, sono sicuramente più evoluti di noi.
Evolversi fino a questo punto significa per forza di cose aver “superato il momento e la fase delle guerre di espansione”, intrinseche dell’umanità e sicuramente dei popoli evoluti. Guerre di espansione e combattimenti interni sono una fase che non crea una reale evoluzione espansionistica quanto un limite distruttivo. Del resto anche noi quando inviamo una sonda su Marte, non la inviamo armata no?
Per forza di cose, che senso avrebbe venire qui da noi da tanto lontano per farci la guerra? Con tanti pianeti che nell’universo esisteranno con condizioni molto simili alla Terra venire fin qua giù per essere ostili? Quando potrebbero trovare un mondo, nel nostro universo, identico al nostro e libero da forme di vita quale l’umanità?
Quella degli alieni ostili, li relega ad una scarsa intelligenza e non ad una intelligenza superiore e sembra molto più un concetto arcaico ed archetipizzato per far si che essi siano stimati da noi come “ostili” e quindi da “tenere alla larga”.
Concetto molto più vicino alla guerra fredda che ad un reale scopo evolutivo. Onestamente, non ho mai avuto contatti con gli alieni, neppure so se esistono, ma il pensare alla loro esistenza, al fatto che un essere proveniente da un pianeta lontano anni luce, venuto fin qui, con tanta tecnologia, per conquistare un mondo di primitivi, onestamente questo non mi suona “giusto”, sembra un discorso puerile, di quelli che si fanno ai bambini per evitare determinate loro azioni.
Potrei sbagliare. Ma sono sicuro che se io su Marte trovassi un altro popolo, ne resterei affascinato e mi metterei in contatto per uno scambio di idee, tecnologia, opinioni, e di certo non starei a volare nei loro cieli di notte, ogni tanto, per studiarli e poi conquistarli, non avrebbe senso.

L’ultima profezia di Peter Deunov


Peter Deunov (1864-1944), noto anche con il nome spirituale di Beinsa Douno - il Maestro bulgaro, fu un essere di elevatissima coscienza che durante tutta la sua vita diede esempio di purezza, saggezza, intelligenza e creatività. È stato anche un maestro di pensiero e pratica spirituale, medico e chiaroveggente. Alcuni giorni prima della sua dipartita all’altro mondo, Peter Deunov si trovò in una profonda trance e fece una profezia straordinaria in merito all’epoca tormentata in cui stiamo transitando oggi, una profezia sulla “fine dei tempi” e la venuta di una nuova Epoca d’Oro per l’umanità, nota come “l’ultima profezia”. È così attuale che si può persino dubitare che queste parole siano state pronunciate più di 60 anni fa.

L’ ultima profezia di Peter Deunov

Durante il trascorrere del tempo, la consapevolezza dell’essere umano attraversò un periodo molto lungo di oscurità. Questa fase che gli Indù chiamano “Kali Yuga“, è quasi alla fine. Oggi ci troviamo al confine tra due epoche: quella del Kali Yuga e quella della Nuova Era in cui stiamo entrando.
Sta già accadendo un graduale miglioramento nei pensieri e sentimenti degli umani, ma ognuno sarà presto soggiogato dal Fuoco Divino che purificherà e preparerà tutti per la Nuova Era. Così l’individuo si eleverà ad un grado superiore di coscienza, cosa indispensabile per la sua entrata nella Nuova Vita. Questo è ciò che si deve comprendere per “Ascensione”.
Passeranno alcune decadi prima che questo Fuoco arrivi e questo trasformerà il mondo portando una nuova morale. Questa onda immensa giunge dallo spazio cosmico ed inonderà tutta la Terra. Tutti coloro che vi si opporranno saranno spazzati via e trasferiti altrove. Anche se gli abitanti di questo pianeta non sono tutti allo stesso grado di evoluzione, la nuova ondata sarà percepita da tutti. E questa trasformazione non toccherà solo la Terra ma l’insieme di tutto il Cosmo.
La cosa migliore e l’unica che l’individuo può fare ora è di rivolgersi coscientemente a Dio e migliorarsi per elevare il proprio livello di vibrazione, così da trovarsi in armonia con la potente ondata che presto lo sommergerà.
Il Fuoco di cui parlo, che accompagna le nuove condizioni offerte al nostro pianeta, ringiovanirà, purificherà, ricostruirà ogni cosa: la materia verrà raffinata, i vostri cuori saranno liberati dall’angoscia, dai problemi, dall’incertezza e diverranno luminosi; ogni cosa sarà migliorata, elevata. I sentimenti, i pensieri e gli atti negativi saranno consumati e distrutti.
La vostra vita attuale è una schiavitù, una dura prigione. Comprendete la vostra situazione e liberatevene. Vi dico questo: uscite dalla vostra prigione! Dispiace veramente vedere così tanta confusione, così tanta sofferenza, così tanta incapacità di comprendere dove stia la vera felicità. Ogni cosa che vi circonda presto crollerà e scomparirà. Nulla resterà di questa civiltà, non la sua perversione; tutta la Terra sarà scossa e non verrà lasciata traccia di questa erronea cultura che mantiene gli uomini sotto il gioco dell’ignoranza.
I terremoti non sono solo dei fenomeni meccanici, il loro obbiettivo è anche di risvegliare l’intelletto e il cuore degli uomini, così che essi possano liberarsi dagli errori e dalle loro follie e perchè comprendano che non esistono solo loro nell’universo.
Il nostro sistema solare sta ora attraversando una regione del Cosmo dove lasciò la sua polvere una costellazione che fu distrutta. L’attraversare questo spazio contaminato è fonte di avvelenamento, non solo per gli abitanti della Terra ma per tutti gli abitanti degli altri pianeti della nostra galassia. Solo i soli non vengono influenzati da questo ambiente ostile. Questa regione è chiamata “la tredicesima zona”, la si definisce anche la “zona delle contraddizioni”. Il nostro pianeta fu incluso in questa regione. Per migliaia di anni, ma finalmente stiamo avvicinandoci all’uscita di questo spazio di oscurità e siamo sul punto di raggiungere una regione più spirituale, dove vivono esseri più evoluti.
La Terra sta ora seguendo un movimento ascendente ed ognuno dovrebbe sforzarsi di armonizzarsi con le correnti dell’ascensione. Coloro che rifiutano di essere sottoposti a questo orientamento, perderanno il vantaggio delle buone condizioni che verranno offerte in futuro per elevarsi. Resteranno indietro nella evoluzione e dovranno attendere decine di milioni di anni per la venuta di una nuova onda ascendente.
La Terra, il sistema solare, l’universo, tutti sono inseriti in una nuova direzione sotto l’impulso dell’Amore. La maggior parte di voi considera ancora l’Amore come una forza  irrilevante, ma in realtà è la più grande di tutte le forze! Il denaro e il potere continuano ad essere venerati come se il corso della vostra vita dovesse dipendere da loro. In futuro, tutti saranno sottomessi all’Amore e lo serviranno. Ma è attraverso la sofferenza e le difficoltà che la coscienza umana sarà risvegliata.
Le terribili predizioni del profeta Daniele, scritte nella Bibbia, si riferiscono all’epoca che si sta aprendo. Ci saranno inondazioni, uragani, fuochi giganti e terremoti che spazzeranno via tutto. Il sangue scorrerà in abbondanza. Ci saranno rivoluzioni, terribili esplosioni risuoneranno in numerose regioni della terra.
Là dove c’è terra, arriverà l’acqua, e là dove c’è acqua arriverà la terra. Dio è Amore, tuttavia qui abbiamo a che fare con un castigo, una risposta della Natura contro i crimini perpetrati dall’uomo dalla notte dei tempi, contro sua madre, la Terra.
Dopo queste sofferenze, coloro che saranno salvati conosceranno l’Era d’Oro, l’armonia e la illimitata bellezza. Dunque tenete il vostro passo, e la vostra fede quando giungerà il tempo della sofferenza e del terrore, poiché è scritto che non cadrà un capello dalla testa del giusto. Non siate scoraggiati, semplicemente seguite il vostro lavoro personale di perfezione.
Non avete idea del grandioso futuro che vi attende. Una nuova Terra vedrà presto il giorno. Tra alcune decadi il lavoro sarà meno eccitante ed ognuno avrà tempo di consacrarsi ad attività dello spirito, dell’intelletto e dell’arte.
La questione sul rapporto tra uomo e donna sarà finalmente risolta in armonia, ognuno avrà la possibilità di seguire le proprie aspirazioni. Le relazioni di coppia saranno fondate sul reciproco rispetto e stima. Gli umani viaggeranno tra i diversi piani dello spazio facendosi breccia tra lo spazio intergalattico. Studieranno come sono strutturati e funzionano e saranno in grado di conoscere velocemente il mondo Divino, di fondersi con il Capo dell’Universo.
La Nuova Era è quella della sesta razza (trovate maggiori spiegazioni alla pagina su Deunov). Siete predestinati a prepararvi per questa, a darle il benvenuto e a viverla. La sesta razza si costituirà sull’idea della Fraternità. Non ci saranno più conflitti di interessi personali. Le singole aspirazioni personali dovranno conformarsi alla Legge dell’Amore. Per questo si costituirà un nuovo continente che emergerà dal Pacifico, cosicché il Supremo potrà finalmente stabilire il suo posto su questo pianeta.
Chiamo i fondatori di questa nuova civiltà ”Fratelli dell’Umanità” o anche “Figli dell’Amore”. Saranno imperturbabili per il Bene e rappresenteranno un nuovo tipo di esseri umani. Gli uomini formeranno una famiglia, un grande corpo, ed ognuno rappresenterà un organo di questo corpo. Nella nuova razza, l’Amore si manifesterà in forma perfetta e di questo l’uomo odierno può averne solo una idea molto vaga.
La Terra resterà un terreno favorevole per la lotta, ma le forze dell’oscurità si ritireranno e la Terra ne sarà liberata. Gli umani, vedendo che non vi sarà altra via, si impegneranno per il sentiero della Nuova Vita, quello della salvezza. Nel loro orgoglio insensato, alcuni alla fine spereranno di continuare sulla terra una vita che l’Ordine Divino condanna, ma poi ognuno finirà col comprendere che la direzione del mondo non dipende da loro. Una nuova cultura vedrà la luce del giorno, riposerà su tre principi fondamentali: l’elevazione della donna, l’elevazione dei sottomessi e degli umili e la protezione dei diritti umani.
La Luce, il Bene e la Giustizia trionferanno, è solo una questione di tempo. Le religioni dovrebbero essere purificate. Ognuna di loro contiene una particella dell’ Insegnamento dei Maestri di Luce, ma oscurato poiché incessantemente rifornito di deviazioni umane. Tutti i credenti dovranno unirsi e riunirsi in accordo su una cosa principale, ossia porre l’Amore alla base di tutto il credo, qualsiasi esso sia. Amore e Fraternità è la base comune!
La Terra sarà presto spazzata da straordinarie e rapide onde di Elettricità Cosmica. Da qui ad alcune decadi coloro che sono cattivi e fuorvieranno gli altri, non saranno in grado di sopportare l’intensità di queste onde. Saranno così assorbiti dal Fuoco Cosmico che consumerà il male che essi possiedono. Quindi si pentiranno perché è scritto che “tutta la carne glorificherà Dio”.
Nostra Madre, la Terra, si disferà di coloro che non accettano la Nuova Vita. Li rigetterà come frutti avariati. Non saranno in grado di reincarnarsi presto su questo pianeta, criminali inclusi. Resteranno solo coloro che hanno in loro l’Amore.
Non c’è un luogo sulla Terra che non sia sporco di sangue umano o animale, quindi anch’essa deve sottoporsi alla Purificazione. Ed è per questo che certi continenti saranno sommersi mentre altri affioreranno.
Gli uomini non sospettano quali pericoli li stiano minacciando. Continuano a perseguire obbiettivi futili e a cercare piacere. Al contrario, quelli della sesta razza saranno consapevoli della dignità del loro ruolo e rispettosi della libertà dell’altro. Si nutriranno esclusivamente di prodotti del regno vegetale. Le loro idee avranno il potere di circolare liberamente come l’aria e la luce del giorno.
Le parole “se non sei rinato” si riferiscono alla sesta razza. Leggete il cap. 60 di Isaia che si riferisce alla venuta della sesta razza, la Razza dell’Amore.
Dopo le tribolazioni, gli esseri umani smetteranno di peccare e ritroveranno la via della Virtù. Il clima del pianeta sarà ovunque moderato e non ci saranno più brutali variazioni. L’aria tornerà ad essere pura, lo stesso per l’acqua. I parassiti scompariranno. Gli esseri umani ricorderanno le loro precedenti incarnazioni e sentiranno piacere nel notare di essere stati finalmente liberati dalla loro precedente condizione.
Nello stesso modo in cui ci si disfa dei parassiti e delle foglie morte della vite, così agiscono gli esseri evoluti per preparare gli uomini a servire il Dio dell’Amore. Essi danno agli esseri umani buoni condizioni per crescere e svilupparsi e a coloro che li vogliono ascoltare, dicono: “ Non aver paura! Ancora un po’ di tempo e tutto sarà a posto, sei sul giusto cammino. Che colui che vuole entrare nella Nuova Cultura possa studiare, lavorare coscientemente e preparare”.
Grazie all’idea della Fraternità, la Terra diverrà un luogo benedetto e questo non si farà attendere.
Ma prima, grandi sofferenze saranno inviate per risvegliare la coscienza. I peccati accumulati per migliaia di anni devono essere redenti. L’ Onda Ardente che emana dal Supremo contribuirà a liquidare il karma dei popoli. La liberazione non può più essere protratta. L’umanità si deve preparare per grandi prove che sono inevitabili e che stanno arrivando per porre fine all’egoismo.
Sotto terra, si sta preparando qualcosa di straordinario. Una rivoluzione che è grandiosa e assolutamente inconcepibile si manifesterà presto in natura.
Dio ha deciso di rettificare la Terra, e lo farà! È la fine di un’ epoca. Un nuovo ordine si sostituirà al vecchio, un ordine in cui l’Amore regnerà sulla Terra!

Cosa faceva Dio prima di creare il mondo?

Tre tesi bibliche:

  DIO VIVEVA SULLE ACQUE PRIMA DI CREARE L'UNIVERSO

 l'acqua è sempre esistita insieme a dio

  l'acqua fungeva da massa vaporosa su cui far aleggiare dio
Analisi sulla creazione di Dio. La nuvola rossa e le acque su cui si regge Dio - Cappella Sistina
 

  
 premessa 
La Bibbia ci dice come viveva Dio prima di creare l'universo:
nel buio e sopra le acque
[Genesi 1,2]

Partiamo dalla Bibbia CEI: «le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque». La Vulgata è più esplicita: «...lo spirito di Dio si movea sopra le acque».

Vediamo a cosa serviva l'acqua a Dio.
Per la scienza biblica è inconcepibile reggersi nel vuoto perché in mancanza di sostegno si precipita nell'abisso.
È sufficiente osservare gli affreschi religiosi per notare che Dio è sempre sorretto dall'acqua..La nuvola dell'acqua funge da "massa di sostegno" per non sprofondare nel vuoto. Di conseguenza, per la Bibbia, l'acqua è sempre esistita e non è mai stata creata, essendo "eterna convivente di Dio". Tuttavia, oggi sappiamo che la prima molecola dell'acqua si è formata sette miliardi di anni dopo il Big Bang, per cui la data di nascita di Dio risale a molto tempo dopo la formazione dell'universo.
 1ª
prova
Dio non creò ma separò

«In principio Dio creò il cielo...»  Prima, diamo un'occhiata a 2 manipolazioni del brano.
Come è avvenuta la "creazione del cielo"?
Fu adoperata l'acqua del regno di Dio (l'acqua di sopra) per formare l'acqua del cosmo (l'acqua di sotto) dando luogo a nuvole e mari. Dopo aver "separato le acque dalle acque" [Genesi 1,6-7] apparve all'orizzonte la curva divisoria del cielo.
Quest'azione separativa dell'acqua è confermata dagli stessi biblisti: «L'atto creativo è, infatti, concepito come un intervento divisorio» [Le sorgenti di Dio, G. Ravasi, Ed. San Paolo, 2005]. Identica interpretazione la troviamo nella prima nota nella Nuova Bibbia CEI «Nei primi giorni Dio crea separando» [→
Ed. San Paolo 2009].

I biblisti hanno adoperato un raggiro dialettico per non dire apertamente che Dio non creò, giacché il “separare” già prevede l'esistenza della sostanza. Di conseguenza, Dio non ha creato niente, ma ha suddiviso l'acqua che già conviveva con Lui.
 2ª
prova
La vita di Dio sull'acqua

Sant'Agostino, nel commentare il Salmo 115,16 «Il cielo del cielo è del Signore», conferma che «sopra il nostro firmamento ci sono altre acque» [Le Confessioni, Libro 13, cap. XV]. Poi, rafforza questa tesi asserendo che «qualunque sia il modo e la specie delle acque che lì si trovano, non abbiamo il minimo dubbio che esse vi siano» [De Genesi ad litteram 2,5]. D'altro canto, per il principio dell'immutabilità divina, se prima della creazione Dio viveva sulle acque, così è ancora oggi.
Non sono miraggi agostiniani, bensì fedeli raffigurazioni della Bibbia:
■ «Costruisci sulle acque la tua dimora, fai delle nubi il tuo carro» [Salmo 104,3]
■ «Lodatelo, cieli dei cieli, voi acque al di sopra dei cieli» [Salmo 148,4]
■ «Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli» [Daniele 3,60]
■ «Salire in cielo» significa salire nelle acque dove risiede Dio. Infatti, la voce ebrea "cielo"
   significa «luogo dove sono le acque» [Nota Bibbia Martini - Genesi 1,8].


Tra le acque di Dio e le acque della terra
L’unico dubbio per sant'Agostino era sulle caratteristiche delle acque del regno di Dio. Ma anche su questo dilemma c’è il responso biblico.
Dopo la divisione iniziale delle acque c’è stato un momento di ricongiungimento attraverso il Diluvio universale. Scrive G. Ravasi nel testo sopra indicato [pag.45]: ci fu «una retrocessione del mondo allo stato confuso antecedente alla separazione-creazione divina. Infatti anche le acque celesti s’incrociarono con quelle dell’abisso e, insieme, infrangono la frontiera che tutela la terraferma».
Si riferisce a Genesi 7,11 quando Dio aprì le cataratte del cielo (i tombini del firmamento) per far sprofondare le acque dell'oceano celeste (del regno di Dio) nelle acque del cosmo, provocando la "strage universale", chiamata Diluvio universale. Nell'incrociarsi e nell'intersecarsi dei due ambienti acquatici c'è la conferma che le acque del cielo di Dio hanno le stesse caratteristiche delle acque dell'universo. Lo confermano altri brani: la pioggia proviene dal "cielo di Dio": «le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo» [Genesi 8,2]. Dunque, sant'Agostino può dormire sonni tranquilli: l'acqua che esce dai rubinetti di casa è la stessa su cui aleggia Dio.
 3ª
prova
L'acqua come sostegno nell'Antico Testamento, nel Corano e nei Vangeli
Per la scienza meccanicistica, a cui aderiva la Bibbia, era inconcepibile per un oggetto restare sospeso nel vuoto. La legge di gravitazionale non era neppure immaginata. Non a caso, la calotta del cielo era sorretta da due colonne che s'innalzavano dalla piattaforma terrestre. Anche gli angeli - pur essendo esseri spirituali - avevano bisogno di ali per spiccare il volo. Un immediato riscontro è nell'affresco centrale della Cappella Sistina: anche Cristo si regge su una nuvola. Nel 610 d.C. Allah si domanda: «Chi trattiene gli uccelli dal cadere?». Il Dio coranico, non conoscendo le proprietà fisiche dell'aria e non riuscendo a spiegarsi il fenomeno del volo, sostiene che Egli sorregge gli uccelli sospesi in aria [Sura LXVII,19].
Nel Nuovo Testamento troviamo analoghe simbologie: Cristo
cammina sul mare per imitare Dio che aleggia sulle acque. Inoltre, l'Ascensione in cielo avvenne su una nuvola d'acqua. Cristo ha avuto bisogno di una navetta acquifera per salire in cielo. [Att. Ap. 1,9]

 L'idea del sostegno le colonne dell'universo altri brani

  
 4ª
prova
Ma oltre al sostegno, a cos'altro serviva l'acqua?
Ecco cosa ci dice la Bibbia: «Disse ancora Dio: producano le acque i rettili animati e viventi, e i volatili sopra la terra sotto il firmamento del cielo» [Genesi 1,20 - Bibbia Vulgata/Martini e Ed. Paoline 1969]. Ancora una volta la nota della Bibbia Martini ci aiuta a capire questo passaggio: «lo spirito vivificante infondeva nelle acque la virtù di produrre i rettili, i volatili, i pesci». In altre parole, questa fetta di creazione avvenne direttamente dall'acqua agli animali grazie al ruolo di intermediario divino della sostanza acquifera. Una sorta di ricompensa per i servigi forniti dall'acqua a Dio. Pure Allah, che ha scopiazzato dalla Bibbia, riporta lo stesso impianto creazionista.
 5ª
prova
L'acqua dalla filosofia alla teologia
La goccia d'acqua è stata la più antica divinità: il seme era fecondato dalla pioggia che giungeva dall'alto del cielo. Nella filosofia orientale e presocratica l’acqua era un «principio primo». L'eternità dell'acqua nasceva dalla sua indivisibilità, così considerata sino al 1700 (Lavoisier/Cavendish).
La Scienza di Dio ha importato dalla pseudoscienza il «principio primo dell'acqua» tramutandolo in "elemento ab aeterno" e formando il binomio indissolubile Dio-acqua. Non a caso, sant’Agostino pensava che «le acque del cielo sono immortali».

La religiosità dell'acqua - entità femminile - è il residuo simbolico di quando la donna era la divinità creatrice. L'acqua di Dio, vitale e silente, è la genitrice del maschio Jahvè in funzione di grembo.
 6ª
prova
Quando è nata l'acqua?
Oggi sappiamo che l'acqua è una molecola formata da una rete di atomi e che gli atomi non esistevano prima del Big Bang. Inoltre, sappiamo che l'era della materia è sbocciata migliaia di secoli dopo la grande esplosione, mentre l'acqua ancor più tardi: suppergiù sette miliardi di anni dopo il Big Bang. Cioè, dopo la nascita dell'ossigeno (elemento pesante), dopo che la temperatura è scesa sotto i 3.000 °C e infine dopo il matrimonio collettivo di 6 molecole [H²0] indispensabili per formare la più piccola goccia d'acqua.

Ma tutto questo Dio non lo sapeva!
E non sapeva neppure che con l'acqua c'è già lo spazio-tempo e con le quattro dimensioni c'è anche la relatività. Per di più, dove c’è acqua c’è vita e quindi già esisteva la vita prima della “creazione di Dio". In parole povere, Dio credeva di aver creato non sapendo che la creazione era già avvenuta. L'acqua è il testimone muto della menzogna divina!

 7ª
prova


Col senno del poi...

  
Con l'avvento della scienza moderna la teoria creazionista fa acqua da tutte le parti. Dopodiché, l'esegesi biblica ha cambiato il significato del testo biblico: «la Sacra Scrittura non ha lo scopo di dare informazioni scientifiche». Così recita la 1ª nota della Bibbia CEI ed. 1974. Tuttavia, fino a qualche decennio fa il libro della Genesi era considerato un vero trattato di scienza.
I Padri della Chiesa e l'ermeneutica biblica ricorrevano alle Scritture per spiegare la cosmologia celeste - come nel processo a Galilei - perché «Tale fu l'origine del cielo e della terra quando l’uno e l’altra fu creata» [Genesi 2,4 - Vulgata/Martini].
  

Se la vita non è un dono divino, crolla la funzione di Dio

San Tommaso d’Aquino, nella Summa Teologica, scriveva sulla scienza di Dio:
- «In Dio vi è scienza allo stato perfettissimo» Argomento 14, art. 1
- Dio «conosce le cause supreme» Argomento 14, art. 1,2
- «la scienza di Dio ha per oggetto non altro che il vero» Argomento 14, art. 13,2

Parole sante fino a quando la scienza divina sembrava esatta, mentre adesso che ha perso ogni fondamento è stata declassata in metafora. Vecchio trucco e vano tentativo.

La legge del silenzio

I biblisti hanno sempre evitato di commentare il brano della Genesi 1,2 in cui Dio aleggia sulle acque. Non potendo girare
la frittata, bocche cucite per insabbiare la fallace teoria.


Il colpo di grazia

La Bibbia Ed. San Paolo 2009 nel confermare che «nei primi
giorni Dio crea separando» non si è resa conto di ciò che ha scritto. Se Dio non creò "all'inizio di tutte le cose", non creò
neppure successivamente.
Dopo non ha più senso ed è comunque inutile.

La confessione anticreazionista nelle note della Bibbia CEI 2008, ed. San Paolo 2009
La confessione dei biblisti

“Gli alieni già vivono in mezzo a noi”: dichiarazione shock dell’ex ministro degli esteri cinese. Alla scoperta dei cinesi e degli extraterrestri

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In questo periodo storico, la Cina sembra essere sulla cresta dell’onda per quanto riguarda la corsa allo spazio e la questione della vita extraterrestre.
Nel 2013, seconda metà dell’anno, è prevista la missione che prevede l’installazione di un satellite orbitale attorno alla Luna, per studiarne in dettaglio la superficie, passaggio obbligato per costruire la mappa della regione in cui scenderà il primo astronauta cinese.
La Cina, che ha inviato il suo primo uomo nello spazio nel 2003 e compiuto la prima passeggiata spaziale nel 2008, vede il proprio programma spaziale come simbolo della sua crescente statura internazionale e una vera e propria affermazione del Partito che guida il Paese e che lo spinge con forza ad andare oltre. Anche i cinesi, infatti, vogliono andare su Marte per il 2030.
A tutto questo, bisogna aggiungere che la ricerca di vita extraterrestre e lo studio del fenomeno UFO sono materie molto apprezzate dalla comunità scientifica cinese, e debitamente riconosciute, tanto da essere oggetto sereno di dibattito pubblico e di nessun giudizio a priori. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Izvestia, la Cina, negli ultimi anni, ha registrato un altissimo numero di casi UFO, oggetto di studio da parte dei ricercatori.
Tra loro, c’è chi tenta di stabilire una sorta di contatto con gli extraterrestri. Le attività di queste organizzazioni sono protette e patrocinate dalla Società Nazionale degli Studi Extraterrestri, fondata 25 anni fa e finanziata dal governo. Nella società sono ammessi solo scienziati e ingegneri.
Inoltre, un requisito importante per farne parte è l’aver pubblicato, durante il dottorato di ricerca, almeno un articolo sul fenomeno UFO o la vita extraterrestre. Secondo le informazioni riportate dal Canadian Nationale Newspaper, circa un terzo di tutti i membri della società sono anche membri del governo cinese.
A differenza di quanto sembra avvenire in occidente, lo studio degli extraterrestri non è sistematicamente emarginato, troppo spesso vittima dei dogmi che la comunità scientifica impone a se stessa e alla ricerca in generale, anzi, sembra incoraggiata anche attraverso il lavoro di numerosi gruppi di “esopolitica” che si interessato dell’argomento.

Gli extraterrestri vivono tra gli umani?
Per quanto possa sembrare bizzarra e strana questa affermazioni alle nostre orecchie occidentali, in Cina, da diversi anni, gli scienziati affermano che gli alieni vivono tra gli umani.
Uno di questi, Sun Shili, un funzionario in pensione del Ministero degli Esteri e ora presidente della Beijing UFO Research Society, ha dichiarato candidamente che gli “waixingren” (“extraterrestri” in lingua cinese) vivono in mezzo a noi. [Dichiarazione shock di Medvedev: gli alieni sono in mezzo a noi].
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Nell’intervista rilasciata al notiziario russo, Sun racconta del suo primo incontro ravvicinato avventuo nel 1971, quando, durante la “rivoluzione culturale” (1966-76) fu mandato in una remota campagna per eseguire il duro lavoro della semina del riso. Un giorno, mentre lavorava nel campo, la sua attenzione fu catturata da un oggetto luminoso nel cielo che saliva e scendeva ripetutamente.
In un primo momento, Sun penso che il fenomeno fosse una sorta di dispositivo di monitoraggio concepito dai militari durante la Guerra Fredda – una deduzione ragionevole visto considerando il periodo in cui è avvenuto il fatto -. Solo molti anni più tardi, dopo aver letto tutto il materiale sugli avvistamenti UFO, capì di aver avuto un incontro ravvicinato.
Ma Sun non è l’unico nel paese a prendere gli avvistamenti sul serio. Secondo Shen Shituan, uno scienziato molto stimato, presidente della Beijing Aerospace University e presidente onorario della UFO Research Association, un’altra associazione sostenuta dal governo, vale la pena indagare su ogni caso di incontro ravvicinato.
“Alcuni di questi avvistamenti sono reali, altri sono falsi, altri ancora non sono molto chiari”, spiega Shituan. “In ogni caso, tutti questi casi vanno sempre studiati”. I cinesi sperano che la ricerca sulla vita aliena possa fornire nuove risorse tecnologiche per lo sviluppo di velivoli ad alta velocità, fonti energetiche illimitate non inquinanti e modi per accelerare la crescita dei prodotti agricoli (tutte tecnologie che risolverebbero il grave sovrappopolamento della Cina).
[Ma la NASA collabora con aziende in possesso di tecnologia aliena?].

Rapimenti alieni cinesi
Anche la Cina, tra i suoi files UFO, conta alcuni casi di rapimento alieno. La storia più famosa è quella di Zhao Meng Guo, un giovane agricoltore di Wuchang, una cittadina nella provincia di  Heilongjiang. Nel giugno del 1994, Zhao Guo, e altri lavoratori agricoli, mentre era impegnato con il suo lavoro, vide qualcosa di insolito nei pressi del vicino Monte Phoenix.
Avvicinatosi per vedere meglio il fenomeno, il giovane agricoltore fu avvolto da un fascio di luce che lo trasportò all’interno di quello che sembrava essere un velivolo alieno. Come egli stesso racconta, fu costretto ad accoppiarsi con un essere femminile di corporatura molto robusta.
“Era alta più di tre metri e aveva sei dita, ma per il resto sembrava del tutto simile ad un essere umano”, racconta Zhao Guo”. “Ho raccontato tutto a mia moglie su questa faccenda. Non si è arrabbiata molto!”.
Qualche anno dopo, nel 2003, Zhao Guo fu trasportato a Pechino per essere sottoposto ad una serie di esami psicologici e per essere sottoposto alla macchina della verità. A quanto pare, il racconto di Zhao Guo corrisponderebbe a verità. Inoltre, secondo le analisi dei medici, il giovane presentava alcune cicatrici che non potevano essere state causate da lesioni comuni i da interventi chirugici. Il povero Meng Zhao Guo, essendo un umile contadino con un grado di scolarizzazione fermo alla 5° elementare, confessò anche di non aver mai sentito parlare di UFO, nè di ufologi, prima della sua “strana” esperienza.

Il Caso di Cao Gong
china-ufo-ragazza.jpgNel dicembre del 1999, Cao Gong, un uomo di mezza età residente a Pechino, dichiarò di essere stato rapito dagli alieni e di essere stato condotto fino a Qinhuangdao a bordo di un disco volante.
“Sembravano esseri umani, ma avevano mani grandi e un viso molto pallido”, raccontò lo stesso Cao. “A bordo dell’astronave c’era anche una ragazza cinese che sembrava avere circa 13 anni”.
Le autorità cinesi cominciarono l’indagine sui racconti di Cao nell’aprile del 2000. Come prima cosa, Cao fu sottoposto ad una seduta di ipnosi regressiva, per aiutarlo a ricordare l’accaduto nei particolari.
Poi fu portato nell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Pechino e fu sottoposto alla macchina della verità. “In entrambi i casi,  Falun Cao non ha mentito”, dichiarò Zhang Jingping, lo psicologo incaricato di condurre la ricerca sul caso.
In ultimo, nel luglio del 2000, Cao fu portato nell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Tangshan dove, con l’aiuto di poliziotti esperti in identikit, fu realizzata un’immagine digitale del viso della ragazza, sulla base della descrizione di Cao. Nel novembre del 2002, il dott. Zhang, con un gruppo di studenti dell’Università di Pechino, intraprese un viaggio a Qinhuangdao, alla ricerca della misteriosa ragazza.
“Le speranza di trovare la ragazza solo con un’immagine digitale erano veramente minime”, ricorda  Zhang. Una volta arrivati nella cittadina, il gruppo cominciò la sua ricerca alla cieca tra i 400 mila abitanti di tutta la contea. “Sorprendetemene, il secondo giorno di ricerca trovammo un indizio utile. Un vecchio riconobbe l’immagine della ragazza”, continua Zhang.
“Poco dopo trovammo la ragazza e la portammo a Pechino per farla incontrare con Gong Cao, il quale la riconobbe come la ragazza che aveva visto nell’UFO”. Zhang Jingping ha speso tre anni per indagare su questo caso, uno dei più affascinanti con cui ha avuto a che fare, come lo stesso psicologo ebbe a dire.

Le associazioni ufologiche cinesi
In Cina, gli aderenti alle associazioni ufologiche sono ufficialmente circa 50 mila persone, ma le stime sul numero effettivo di persone interessate al tema è probabilmente nell’ordine di decine di milioni di individui. La rivista bimestrale più famosa sugli UFO vanta 400 mila copie vendute e le segnalazioni UFO vengono normalmente trasmesse dai notiziari nazionali e regionali, a differenza di quanto avviene in occidente.
Dalle nostre parti, i discorsi sugli UFO e la vita extraterrestre sono ancora argomenti tabù, da relegare nelle menti di chi vuole credere a tutto. La scienza dogmatica occidentale, che porta sul suo groppone secoli di razionalismo empirico che mal si adattano alla speculazione e alla novità, non riesce a collocare il fenomeno UFO, ormai acclarato e continuamente segnalato, nell’alveo delle discipline che meritano un’attenzione di tipo scientifico.
Il paradigma cinese, invece, sembra di tutt’altro tono, forse anche per la relativa giovinezza culturale di tipo occidentale che il popolo cinese si trova a vivere in questo periodo storico.
“Al fine di comprendere i fenomeni UFO, abbiamo bisogno di avere una visione ampia di diverse discipline”, spiega Albert So, professore all’Università di Honk Kong, “come la matematica, la fisica, la storia, la filosofia e un’apertura mentale verso i fenomeno paranormali, cioè quei fenomeni che la scienza non è ancora in grado di spiegare”. In effetti, se i fenomeni inspiegabili non diventano oggetto di studio, come si può sperare di poterli mai comprendere?