venerdì 29 novembre 2013

FUORI SUBITO DA QUESTA EUROPA!








Ad ognuno le considerazioni che preferisce…
Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna, lo riferiscono fonti a margine dell’Ecofin. A metà settembre quando fu presentata la proposta di sostegno il commissario Johannes Hahn aveva parlato di “disastro epocale”: “Dobbiamo aiutare questa Regione altamente produttiva a rimettersi in piedi” 
Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna bloccano gli aiuti Ue all’Emilia Romagna per il terremoto del 20 e 29 maggio. E’ quanto hanno riferito fonti Ue a margine dell’Ecofin bilancio.
I cinque paesi non vogliono pagare i 670 milioni di euro del Fondo di solidarietà Ue proposti per compensare i danni subiti dall’Italia, benché tutti i 27 stati che compongono l’Unione europe hanno riconosciuto che l’Italia ha diritto ai finanziamenti del Fondo di solidarietà Ue, e hanno negli scorsi giorni formalmente approvato la decisione. (Repubblica)
GLI ALTRI FONDI OSTEGGIATI – I rappresentanti dei governi dei cinque paesi si sono espressi durante il dibattito alla riunione dell’Econfin speciale sul bilancio dell’Ue, in corso a Bruxelles. Gli stessi stati membri si sono opposti anche ad un secondo bilancio rettificativo, sempre il 2012, in cui si chiede di finanziare gli 8 miliardi di euro mancanti per pagare le fatture dei programmi dei fondi di coesione, e i 90 miliardi necessari per il programma Erasmus di scambio degli studenti dei paesi membri. Inoltre, sono sempre gli stessi paesi bloccano la proposta della Commissione del nuovo bilancio 2013 in cui di chiede un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, in ragione del fatto che si tratta dell’ultimo anno del periodo di programmazione finanziaria 2007-2013, e come sempre in questi casi vengono a scadenza la maggior parte delle fatture dei programmi attuati negli anni precedenti. ( Corriere della Sera )
E non è finita dopo aver massacrato un Paese intero che poteva essere salvato con 10 miliardi di euro all’inizio delle Crisi, solo per rientrare da miliardi di euro di esposizione delle banche tedesche, francesi e inglesi nei confronti della stessa Grecia, gli psicopatici tedeschi sottolineano come…
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Amburgo, 08 nov – Alla prossima riunione dell’Eurogruppo, l’incontro dei Ministri finanziari dell’Eurozona in programma lunedi’ 12 novembre a Bruxelles, non saranno prese decisioni sulla Grecia. E’ quanto ha previsto Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, a margine di un convegno ad Amburgo, aggiungendo che l’Eurozona e’ sulla strada giusta ed e’ riuscita a riportare un po’ di fiducia sui mercati finanziari, ma “il cammino e’ ancora lungo”. Alla riunione dell’Eurogruppo fara’ seguito, il giorno dopo, quella dell’Ecofin.
Nonostante il Parlamento Greco… Il Parlamento greco ha dato via libera ieri sera a un nuovo pacchetto di risparmi per 13,5 miliardi che costituiva la premessa per lo sblocco della prossima tranche di prestiti internazionale per 31,7 miliardi circa, di cui la Grecia ha bisogno per rimborsare il 16 novembre un’emissione da 5 miliardi.
Per chi parla di accordo comunque raggiunto e incomprensione su questioni tecniche.Ricordo che questi sciacalli hanno mercanteggiato… mentre la stampa italiana ha subito depotenziato la notizia sai …ce lo chiede l’Europa!
Il fondo di solidarietà Ue, da cui provengono gli aiuti per l’Emilia e che nulla ha a che vedere con i normali pagamenti del bilancio Ue, era insomma finito nel calderone del «mercanteggiamento» del Consiglio Ue. Sin dalla mattina, infatti, nonostante tutti i paesi europei si fossero espressi a favore degli aiuti all’Italia per il terremoto, cinque paesi – i `soliti noti´ Germania, Olanda, Finlandia, Gran Bretagna e Svezia – si erano mostrati contrari a sborsare nuovi soldi per pagare i 670 milioni all’Emilia. Una situazione esplosiva: l’ondata di preoccupazione e sdegno sollevatasi in Italia alla notizia che i fondi erano finiti in forse è rimbalzata sino alle stanze dei negoziati di Bruxelles. Dove, grazie alla posizione assunta dall’Europarlamento e in particolare dai negoziatori italiani Giovanni La Via e Francesca Balzani, e grazie anche alle pressioni esercitate dalla Commissione Ue, l’Italia è riuscita ad ottenere l’unico risultato positivo di una giornata nera per l’Ue. ( La Stampa 

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