domenica 8 dicembre 2013

Berlusconi: «Il governo Monti fu un colpo di stato. Ritorno a FI dopo tanti tradimenti»


 

Nuovo affondo di Berlusconi nel giorno della presentazione dei club di Forza Italia.
«Fui costretto a dare le dimissioni e si installò un governo completamente oscuro agli elettori: se questo non è un colpo di stato ditemi come si può chiamare»: così l'ex premier, all’Auditorium Conciliazione di Roma, ripercorre le fasi che precedettero l’avvento del governo Monti e bolla gli eventi come «colpo di stato» con un riferimento nemmeno troppo velato al caso Ruby. Vi ricorda qualcosa l’espressione bunga bunga? - aggiunge il Cavaliere - Sono stato accusato di cose efferate che ho giurato sulla testa dei miei figli di non aver mai commesso. Io ho 52 testimoni a favore contro sei. I loro sei vincono perché dicono la verità mentre tutti i miei 52 mentono». «Il nostro obiettivo - continua il cavaliere - sono 12 mila club in tutta Italia».
ALFANO Poi il Cavaliere nomina Angelino Alfano e dalla platea arrivano una pioggia di fischi e urla di dissenso dalla platea della convention :«Quando ho lasciato il partito ad Alfano - sottolinea l’ex premier - era al 37% e l’ho ripreso all’11,7%». E non manca una stoccata al governo Letta: «Questo governo non ha rispettato i patti. I nostri patti erano tre - aggiunge Berlusconi - nessun aumento dell’Iva, nessuna tassa Imu sulla casa perché per noi è sacra e volevamo un cambiamento forte nel modo di operare di Equitalia. Questo governo è naufragato su queste promesse».

MAGISTRATI Non solo: ai militanti Berlusconi ribadisce la sua posizione vero la magistratura che «si è data una missione a favore della sinistra». «Da ordine dello Stato - rilancia l’ex premier - si è trasformata in un contropotere che tiene sotto di sé il potere esecutivo e decisionale. Da noi i magistrati non dipendono da nessuno, sono incontrollabili e irresponsabili nemmeno di ciò che commettono per colpe gravi e dolo e si giudicano tra di loro». 

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