PER FAR TREMARE L’EUROPA
IL 9 DICEMBRE SI BLOCCA L’ITALIA
Una pagina Facebook con più di centoventimila aderenti, un evento organizzato che per ora ne conta diciottomila e un sito
web per chiamare gli italiani alla protesta. Sono gli italiani auto
organizzatisi per rivendicare tra le altre cose, la sovranità popolare e
monetaria, contro questo modello di Europa ed un governo di nominati.
L’intenzione è quella di fermare in ogni città la circolazione, i
trasporti e le attività produttive il 9 dicembre 2013, organizzando a
Roma, una catena umana intorno al Parlamento. Sul sito del movimento che
si è organizzato con coordinamenti in ogni regione e capoluogo di
provincia, tocca a Lucio Chiavegato e Danilo Calvani spiegare le ragioni
del 9 dicembre: “sono anni che ci chiedono sacrifici, sono anni che
le banche truffano le aziende e le famiglie e nessuna inversione di
tendenza è stata fatta. Questo è significativo per dire che lo stato non
c’è più ma esiste una sola kasta fatta di politici, banchieri, giudici,
industriali, centri di potere che vogliono la nostra morte. Non
possiamo più tollerare la repressione che viene fatta dalle forze di
stato che, nascoste da leggi ipocrite non permettono alla gente di
lavorare e di produrre. Leggi inapplicabili che fanno fuggire le aziende
all’estero o fatte fallire. Leggi fatte apposta per coprire inutili
posti di burocrati strapagati mentre la gente non ha un reddito. Una
spesa statale che ha raggiunto livelli scandalosi e che nessuno vuole
tagliare perché vorrebbe dire colpire i lor ostessi amici, parenti e
leccapiedi pagati per produrre nulla , anzi per fare danni ulteriori.
Ora le cose devono cambiare. Qualcuno ha detto: bloccherete il Paese.
No. Il Paese è già bloccato. Questa è un’operazione per sbloccare il
Paese. ” Tra le sigle aderenti, torna alla ribalta il movimento dei Forconi.
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