lunedì 2 dicembre 2013

PER FAR TREMARE L’EUROPA



IL 9 DICEMBRE SI BLOCCA L’ITALIA

Una pagina Facebook con più di centoventimila aderenti, un evento organizzato che per ora ne conta diciottomila e un sito web per chiamare gli italiani alla protesta. Sono gli italiani auto organizzatisi per rivendicare tra le altre cose, la sovranità popolare e monetaria, contro questo modello di Europa ed un governo di nominati. L’intenzione è quella di fermare in ogni città la circolazione, i trasporti e le attività produttive il 9 dicembre 2013,  organizzando a Roma, una catena umana intorno al Parlamento. Sul sito del movimento che si è organizzato con coordinamenti in ogni regione e capoluogo di provincia, tocca a Lucio Chiavegato e Danilo Calvani spiegare le ragioni del 9 dicembre: “sono anni che ci chiedono sacrifici, sono anni che le banche truffano le aziende e le famiglie e nessuna inversione di tendenza è stata fatta. Questo è significativo per dire che lo stato non c’è più ma esiste una sola kasta fatta di politici, banchieri, giudici, industriali, centri di potere che vogliono la nostra morte. Non possiamo più tollerare la repressione che viene fatta dalle forze di stato che, nascoste da leggi ipocrite non permettono alla gente di lavorare e di produrre. Leggi inapplicabili che fanno fuggire le aziende all’estero o fatte fallire. Leggi fatte apposta per coprire inutili posti di burocrati strapagati mentre la gente non ha un reddito. Una spesa statale che ha raggiunto livelli scandalosi e che nessuno vuole tagliare perché vorrebbe dire colpire i lor ostessi amici, parenti e leccapiedi pagati per produrre nulla , anzi per fare danni ulteriori. Ora le cose devono cambiare. Qualcuno ha detto: bloccherete il Paese. No. Il Paese è già bloccato. Questa è un’operazione per sbloccare il Paese. ” Tra le sigle aderenti, torna alla ribalta il movimento dei Forconi.

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