lunedì 2 dicembre 2013

Quelli che vogliono bloccare l’Italia



il 9 dicembre

di Stefania Carboni - In rete si lancia uno stop dei traportatori e diverse categorie. Tra gli aderenti rispunta il Movimento dei Forconi 

 ndignados di tutti gli indignados a rapporto: l‘Italia si ferma il 9 dicembre. A deciderlo il Movimento Forconi, Movimento autonomo autotrasportatori, Co.Spa e tanti altri che hanno lanciato l’iniziativa su Facebook. «Ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l’identità di un paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni…», inizia così il manifesto che annuncia l’iniziativa e che finisce con «aundo un governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato con mazze e pietre».

9 dicembre
OKKUPIAMO TUTTO!1!!! - «Bloccare tutti i valichi di frontiera, porti, aeroporti, pompe di benzina, raffinerie, panifici, rivendite di bombole tutte le strade e autostrade, lasciare passare esclusivamente le ambulanze e non creare disagio negli ospedali. Portiamo con noi le nostre famiglie, bisogna andare avanti in oltranza fino a quando non usciranno dai palazzi con le mani in alto!!!», propone Massimiliano. La bacheca dell’evento è piena di suggerimenti e domande: «Scusate l’intrusione. Bloccare le strade? Gli aereoporti? Non interessa a nessuno. Solo a chi si dà noia, così come da darebbe una zanzara, provocando ritardi o problemi ai concittadini, e poi? Fatto mille volte. Risultato zero. Io resto dell’ idea che l’ unico modo per convincere il nostro governo a ragionare, sia stringere i cordoni della borsa», chiede Eva. Mentre invece c’è chi vuole semplicemente capire che razza di coordinamento ci sia:
FERMI AD OLTRANZA - I gruppi più attivi? In Sardegna, dove si parla già di coordinamenti a Cagliari ed in vari punti dell’isola. Qui la pagina dedicata alla protesta isolana. Certo che per bloccare strade e città sarebbe meglio agire lungo lo stivale. Bloccando porti e strade sarde si potrebbe correre il rischio di limitare la circolazione merci in una situazione già critica sul territorio sardo nel post-alluvione. I manifestanti parlano di sciopero ad oltranza. Qui Danilo Calvani, un esponente dei Comitati Riuniti Agricoli spiega in un video:
SE QUESTO E’ L’INIZIO – «Le donne le nostre donne stanno facendo la rivoluzione. La stanno gestendo loro», precisa. Intanto a Roma si continuano ancora a chiedere informazioni. «Si possono avere indicazioni chiare su dove ci saranno i presidi!?! È importante sapere dove dirigersi e avere indicazioni chiare», chiede Igor, mentre Orsola precisa: «Non vedo da nessuna parte ancora a 2 settimane dal 9 dicembre, nè orario, nè luogo di partenza. Ieri vi siete riuniti a torre maura? tra l’altro, avevo chiesto indirizzo esatto per potervi raggiungere, il quale non è stato evidenziato in maniera inconfutabile a prova di cieco, e che solo ora, ho “trovato” tra i vs commenti di uno dei tanti post, scorrendo in fondo in fondo. Scusate ma credo che dobbiate dare informazioni trasparenti e dettagliate e, magari rispondere anche a chi voleva raggiungervi ieri». Intanto in rete grirano già video promo con un certo appeal. Questo è l’invito dedicato alle forze dell’ordine. Con tanto di voce commossa finale:
qui invece quello in stile trailer:
FATE IL CARICO RAGA – No all’euro, contro il far west della globalizzazione, contro questo “modello” di Europa e cacciando i tiranni di queste istituzioni, il 9 si agirà in nome “del popolo sovrano”. L’ultima raccomandazione la lancia Patrizia sulla pagina romana: «Per evitare che i MEDIA Demonizzino i Manifestanti e coloro che bloccano le arterie stradali, FATE TUTTI RIFORNIMENTO di carburanti, alimentari ed ogni cosa, perché il BLOCCO per essere efficace deve durare minimo 3 settimane! I MEDIA ci faranno». Vi ricordate il Movimento Forconi e cosa portò? Cosa chiede il manifesto del 9 dicembre ancora esattamente non si sa. Una volta bloccate strade e rifornimento verso market e grossisti cosa si chiederà? «La rivoluzione, a cui porta una resistenza, è un cambiamento repentino. E ci possono esser mille diverse rivoluzioni, ma quella vera è la rivoluzione della mente delle persone e del proprio modo di pensare, quella rivoluzione che porta, fondamentalmente, alla vera EVOLUZIONE», si legge sull’evento nazionale che conta oltre duemila iscritti. Chiaro no?

 

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