Truffe e bidoni da evitare
Il 55% delle 21.431 aziende italiane controllate dall’Ispettorato del lavoro dei Carabinieri è risultato irregolare. Una fotografia, quella dell’Arma, che racconta un paese in cui trionfa l’illegalità e dilaga sempre più il lavoro nero, si sfrutta manodopera con i più raffinati sistemi. In generale, le “patologie” del sistema-lavoro nel nostro Paese appaiono sempre più preoccupanti. Più sfumate e “furbe” le modalità per aggirare la legge al Nord Italia, più sfacciate al Sud dove molti lavoratori, mai registrati, operano addirittura in aziende “fantasma”.Illeciti che non riguardano solo il rapporto di lavoro ma anche la ricerca di lavoro dove sempre più spesso i giovani e i disoccupati si imbattono in truffe e bidoni.
Ecco allora le più classiche tra le truffe: corsi di formazione, banche dati, richieste di denaro in cambio di un posto, promesse di rapidi e facili guadagni, lavoro a domicilio, catene di Sant’Antonio, proposte di affari in franchising e in quote societarie, ricatti a luci rosse, inserzioni civetta per aspiranti attori o protagoniste della moda. Inganni che colpiscono i più deboli.
Ma l’albo nero dei raggiri presenta una casistica ricorrente che nelle schede successive presentiamo con le doverose strategie di difesa.
BANCHE DATI > CORSI DI FORMAZIONE > TRUCCHI TELEFONICI > LAVORO A DOMICILIO > VENDITE PORTA A PORTA > BORSE DI STUDIO > ASSOCIAZIONI > IL BOOK > PERIODO DI PROVA > ANNUNCI > INSERZIONE A RAGGI X > STORIE DI ORDINARIA TRUFFA > RACCOMANDAZIONI > RINUNZIE E TRANSAZIONI > DIMISSIONI IN BIANCO > A CHI RIVOLGERSI >
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