mercoledì 20 novembre 2013

Lo stenografo del Senato guadagna...

quanto il re di Spagna

 

Uno stenografo guadagna quanto il re di Spagna

Come può reggere un sistema in cui uno stenografo arriva a guadagnare quanto il re di Spagna? Sembra impossibile, ma è così. Senza il taglio del 10% imposto per tre anni da Giulio Tremonti per i redditi oltre i 150 mila euro, uno stenografo al massimo livello retributivo arriverebbe a sfiorare uno stipendio lordo di 290 mila euro.
Solo 2mila meno di quanto lo Stato spagnolo dà a Juan Carlos di Borbone, 50 mila più di quanto, sempre al lordo, guadagna Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica: 239.181 euro".

Le notizie del 3 gennaio: 16.000 euro al mese

Oltre 16 mila euro lordi al mese in tasca. Contro i 13.500 di un deputato francese, i 12.600 di uno tedesco, i poco più di 10 mila euro che guadagna un olandese e gli 8.650 di un austriaco, per non parlare dei 4.630 euro del “povero” deputato spagnolo.
Ecco quanto guadagna un deputato italiano rispetto ai colleghi europei.
Lo dice il rapporto appena pubblicato dalla Commissione guidata dal presidente Istat Enrico Giovannini sul sito della Funzione pubblica. L'organismo incaricato dal governo Berlusconi e dalle presidenze di Camera e Senato - e confermato dall'esecutivo Monti - che doveva rendere noto il suo verdetto entro il 31 dicembre.

Costo complessivo difficile da calcolare

Ma il risultato potrebbe non servire a molto (in soldoni a tagliare quindi gli stipendi dei parlamentari).
La Commissione rileva infatti che i nostri deputati e senatori guadagnano sì più dei colleghi europei in termini di "stipendio", però costano di meno in termini di assistenti (i cosiddetti portaborse) e spese aggiuntive.
Se l’indennità mensile (lorda) è dunque la più alta d'Europa, il "costo complessivo" non è facile da calcolare. E secondo la Commissione è "impossibile" decidere chi guadagna di più e chi meno. E soprattutto "fare una media".

Indennità lorda e spese accessorie

in Italia l'indennità parlamentare lorda per i deputati è di 11.283 contro i 7.100 euro della Francia, i 2.813 della Spagna, 8.500 nei Paesi Bassi, 7.668 in Germania. A questo si aggiunge poi in Italia una diaria da 3.500 euro.
I deputati italiani però vantano spese inferiori in particolar modo per i collaboratori: rientrano per i deputati nostrani fra le spese di segreteria e rappresentanza, 3.690 euro al mese. Mentre per esempio in Francia un deputato può spendere fino a 9.100 euro al mese per i collaboratori, in Germania sono pagati dal Parlamento per un totale di 14.700 euro, in Austria sono dipendenti della Camera.

La Commissione si arrende

Secondo la Commissione comunque i dati raccolti sono "del tutto provvisori e di qualità insufficiente per una utilizzazione ai fini indicati dalla legge". Quindi, "nonostante l'impegno profuso e tenendo conto dell'estrema delicatezza del compito a essa affidato, nonché delle attese dell'opinione pubblica sui suoi risultati, la Commissione non è in condizione di effettuare il calcolo di nessuna delle medie di riferimento con l'accuratezza richiesta dalla normativa".


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