venerdì 13 dicembre 2013

Come vivere sereni



Dobbiamo fare il lavoro che amiamo? Trovare la “persona giusta”? Circondarci di amici sinceri e leali? Prestare attenzione alla nostra salute attraverso esercizio fisico e alimentazione sana? Dobbiamo concederci relax e divertimento? Guadagnare abbastanza per essere tranquilli? Impegnarci per un ideale? Essere attivi a livello culturale o politico? Come vivere sereni?
L’elenco potrebbe e senza dubbio essere molto più lungo e molte delle cose presenti potrebbero davvero fare la differenza nella qualità della nostra vita. Ma ne siamo sicuri? Partiamo dalla differenza che c’è tra vivere felici e vivere sereni. Dalla mia esperienza mi sembra che le due parole siano utilizzate più o meno come sinonimi. Il dizionario definisce la felicità come una perfetta serenità,  ma anche come il compimento di ogni desiderio. Non mi sembra dubbio che le due parole sia utilizzate per indicare la stessa cosa. Uno stato ottimale che tutti vorremmo provare nella nostra vita.
Spesso noto che molti considerino la felicità come un massimo inarrivabile e ripieghino, per così dire, sulla serenità, quasi fosse una meta abbordabile fatta di una discreta stabilità e quiete, laddove la felicità è vista come l’assenza di ogni dolore e sofferenza. Facciamo ordine.
Per vivere sereni non dobbiamo rimuovere dalla nostra vita ogni forma di dolore o sofferenza, né tanto meno dobbiamo esaudire ogni nostro desiderio.
Pensare alla serenità come qualcosa di meno intenso della felicità è a mio avviso fuorviante: io credo che siano sostanzialmente sinonimi. L’errore nasce dal pensare la felicità come una soddisfazione grandissima alle nostre aspettative. Sbagliato, perché questa è, appunto, soddisfazione.
Come vivere sereni dunque? Semplice, imparando che la serenità non è che lo stato naturale in cui nasciamo tutti quanti. A turbare questa serenità ci pensano le nostre pretese che la vita sia differente da com’è, il nostro attaccarci alle cose, e alle persone, pretendendo che siano come noi vogliamo, la nostra lotta giornaliera con cui ci opponiamo alla realtà perché noi abbiamo altri programmi.
La serenità è uno stato di quiete e calma profonda, una condizione mentale che possiamo raggiungere solo se smettiamo di intorbidire l’acqua: pensa a te come fossi uno specchio d’acqua. Se niente tocca l’acqua essa è limpida e calma, direi serena, ma ogni volta che qualcosa ci finisce dentro essa perde in trasparenza e diventa scura e agitata.
Le emozioni che etichettiamo come negative, penso all’ansia, alla paura, alla rabbia, all’invidia, sono le principali responsabili di questa condizione di caos e confusione. Possiamo vivere sereni se impariamo che esse dipendono solo ed esclusivamente da noi (ecco l’indipendenza emotiva!) e se ci rendiamo conto che la nostra natura è amare. Se impariamo ad amare e ne facciamo il nostro modo di vivere, le emozioni che turbano la nostra serenità spariranno una ad una, lasciando la possibilità rispecchiarci nell’acqua e scoprire chi siamo veramente.

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