venerdì 13 dicembre 2013

Sogni

Incubi

Durante il sonno, il nostro inconscio si manifesta tramite sogni e incubi. Questi ultimi, possono turbare i sonni più pacifici: cosa sono gli incubi e a cosa servono?

L'origine degli incubi
© Jupiter
Mentre lo scenario dei sogni piacevoli è spesso irreale, quello degli incubi è terrificante, perché sembra descrivere un pericolo reale (minacce di morte per se o i propri cari, minacce per l'integrità del proprio corpo, minacce di abbandono, ecc.). A volte il dormiente riesce a strapparsi al "film" svegliandosi. Ma non appena si abbandona nuovamente al sonno, il "film" ricomincia e il terrore anche.
A volte ci si ricorda per tutta la propria vita di un incubo inquietante. Accade, peraltro, che tale ricordo scateni lo stesso terrore dell'incubo stesso.

Sonno paradossale e incubi

Secondo i neurologi, i sogni sopravvengono durante dei periodi di sonno profondo, chiamati "sonno paradossale". Questa fase, che i ricercatori sono oggi in grado di provocare con delle iniezioni di sostanze chimiche, si attiva spontaneamente, secondo un ciclo regolare, con un'emissione nel cervello di acetilcolina. Per accedervi, la persona addormentata deve sentirsi al sicuro: non avere fame né sete, trovarsi in un buon equilibrio termico, ecc. A volte un avvenimento fortuito turba il dormiente, il cui corpo è rimasto, malgrado tutto, in contatto con il mondo esterno: un rumore improvviso, un cambiamento brutale di temperatura… A volte è una digestione difficile, o qualche linea di febbre, che colpisce il sonno. Questi fattori di disordine, privando la persona che sogna di tranquillità, sono in grado di trasformare le immagini gradevoli del sogno in un incubo. Da notare che durante l'incubo il dormiente non è più in uno stato di sonno profondo, ma molto vicino allo stato di veglia.

Il linguaggio del sogno e la psicanalisi

Prima di essere studiati dalla psicanalisi, gli incubi sono stati a lungo considerati come delle predizioni di catastrofi. Secondo la teoria freudiana, i sogni sono espressione dell'inconscio. Gli incubi sono la maniera scelta per esprimere un'angoscia rimossa o un desiderio talmente inaccettabile da camuffarsi in punizione: il contenuto immorale del pensiero è dunque censurato e sostituito dall'immagine orribile dell'incubo. Così, tra i due e i cinque anni, l'età del complesso di Edipo, il bambino fa incubi frequenti: il desiderio simbolico
dell'uccisione del genitore dello stesso sesso si realizza, nel sonno, attraverso delle immagini che lo terrorizzano.

L'elemento scatenante dell'incubo

I temi dei sogni e degli incubi sono attivati da un avvenimento in apparenza insignificante, che si produce nelle ventiquattro ore che precedono.
Quest'avvenimento che ha un ruolo di catalizzatore, risveglia nell'inconscio un ricordo rimosso o un'angoscia dimenticata, ma è raramente la causa dell'incubo.

Trauma, rimozione e angoscia

Alcuni incubi si ripetono più volte nel corso della vita di uno stesso individuo. La causa potrebbe essere un ricordo traumatizzante risalente alla prima infanzia e completamente sepolto (la minaccia a un bambino che si succhia il pollice, di tagliarglielo; la paura di annegare provata da un bebè che è scivolato nella vasca da bagno, ecc.). Può trattarsi del ricordo di una situazione di violenza (guerra, stupro, incendio, attentato, deportazione, ecc.) che riaffiora, durante il sonno, appena trasformato: per sopportare la propria vita presente, l'individuo cerca di dimenticare il trauma. Durante la veglia, la sua coscienza lo respinge fuori dalla memoria e lo rimuove nell'inconscio, che glielo ricorda attraverso l'incubo… Marianne Chouchan

Dal sogno all’incubo…

I sogni e gli incubi sono ancora oggetto di numerosi studi, sebbene la scienza abbia già fatto molte scoperte in materia. Il dottor Jean-louis Valatx, direttore di ricerca al laboratorio di neurobiologia degli stati del sonno e di veglia all’INSERM (Unità U480) dell’università di Claude Bernard (Lione), ci svela qualche aspetto dei nostri sogni.

Doctissimo: Sogni e incubi appartengono solo all’uomo?

Dal sogno all’incubo
© Thinkstock
Dr Jean-louis Valatx: No, l’uomo non è il solo animale a sognare. Tutti i mammiferi conoscono questi periodi durante il sonno. E’ gia stato provato in particolare con il gatto: quando finisce la paralisi muscolare che avviene durante il sonno paradossale, il gatto inizia a muoversi durante il sonno. Gli uccelli allo stesso modo hanno la fase di sonno paradossale ma non si sa se sognino, vista la brevità di questi episodi (da 10 a 30 secondi), mentre i periodi di sogno nell’uomo durano circa 20 minuti e si riproducono tutte le ore e mezza.
Per ciò che riguarda gli incubi, è difficile stabilire se gli animali ne facciano. Poiché si tratta di una nozione soggettiva. Guardate l’uomo: uno stesso sogno viene sentito da una persona come incubo, e non per un’altra. Adesso, è difficile chiedere ad un animale le impressione sui suoi sogni!

Doctissimo: Si sa a cosa servano i sogni?

Dr Jean-louis Valatx: Sull’utilità dei sogni, ci sono tante teorie quanti ricercatori! Ognuno ha sviluppato le proprie supposizioni. L’ipotesi che sembra venir fuori è che i sogni servirebbero a memorizzare gli avvenimenti del giorno prima. Ma questo ruolo resta alquanto contestato. Tanto più che si hanno incertezze anche sulla natura stessa dell’immagazzinamento dei ricordi!

Doctissimo: Tutti sognano o fanno gli incubi?

Dr Jean-louis Valatx: Tutti sognano, ma non è detto che se ne ricordino. Questo dipende dalla gente e soprattutto dai momenti: se ci si sveglia alla fine di un periodo di sonno paradossale, si terrà più facilmente il sogno in mente. E ci si può esercitare a trattenerli, cercando di ricordarli già dal risveglio e annotando subito ciò di cui ci si ricorda.

Doctissimo: Si fa solo un sogno per notte?

Dr Jean-louis Valatx: Assolutamente no! Il sogno che si ricorda al mattino molto spesso è solo la punta dell’iceberg! Perché come dicevo, ci sono numerosi periodi di sogno diversi durante la notte: una ventina di minuti tutte le ore e mezza. E inoltre, ogni periodo può contenere più storie distinte. Al risveglio, ci si ricorda dell’ultimo sogno della prima fase del sonno paradossale!

Doctissimo: Cosa si sa dell’origine degli incubi?

Dr Jean-louis Valatx: Gli incubi si producono durante il sonno paradossale. Nella metà dei casi, mettono in scena un avvenimento del giorno prima, cioè qualcosa che faccia venir fuori un’ansia o un’angoscia recente. Questi avvenimenti a volte si mischiano a ricordi del passato, di dieci o quindici anni prima per esempio. Si possono avere anche incubi post-traumatici, che si producono in seguito a uno shock (incidente, guerra…). In questo caso, sono spesso ricorrenti e si verificano con una certa frequenza. Possono anche entrare in gioco problemi fisiologici. Così, una malattia o dei dolori cronici hanno degli effetti a livello cerebrale durante il sonno e avranno ripercussioni sul contenuto dei sogni. Anche banali problemi di digestione possono influire sull’apparizione di incubi.

Doctissimo: Pensa che sia possibile interpretare sogni e incubi?

Dr Jean-louis Valatx: Il sogno evoca i ricordi. Sta dunque a noi interpretare ciò di cui ci ricordiamo, in funzione di ciò che abbiamo vissuto. Al contrario, è possibile interpretare certi sogni e incubi in modo puramente fisiologico. Per esempio, al momento del sonno paradossale, i due emisferi cerebrali funzionano in maniera indipendente. Così se si sogna qualcuno che si conosce, ma non si riesce assolutamente a capire ciò che dice, è perché è la parte destra del cervello che sta sognando. Inoltre, al momento del sonno paradossale, il corpo è « paralizzato » e ciò ne impedisce i movimenti. Questo infatti può spiegare i sogni in cui non riusciamo a muovere le gambe, le labbra o le braccia o quelli in cui si crede di volare.


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