mercoledì 27 novembre 2013

E' IL GIORNO DELLA DECADENZA DI SILVIO BERLUSCONI

TUTTO E' COMPIUTO

di Luca Berni(26-11-2013) E' il giorno della decadenza.Ormai è tutto deciso e al Senato la maggioranza,a scrutinio palese,voterà per la decadenza di Silvio Berlusconi.Il Cavaliere non si dimetterà da senatore prima del voto e non sarà in aula.E non parlerà neanche,preferisce farlo,in contemporanea,in studio nel programma di Bruno Vespa "Porta a Porta",mentre fuori davanti all'Aula quelli di Forza Italia manifesteranno a favore di Berlusconi e contro la sua decadenza.Le ragioni di questa ulteriore protesta arriva dopo la tombale precisazione del Colle che blocca definitivamente ogni aspettativa del Cavaliere:per lui non ci sarà la grazia di Napolitano.L'ira di Berlusconi è silenziosa,ne prende atto e fa alcune precisazioni,nel corso di una conferenza stampa organizzata in tutta fretta nella giornata di lunedi 25 novembre,e cioè:è innocente;non ha commesso reato e sarà condannato ingiustamente.Il motivo è tutto nelle carte arrivate dall'America che porterebbero molte novità sulla condanna definitiva della Cassazione e la conseguente decadenza da senatore per la serata(ore 19) del 27 novembre al Senato.I documenti che il Cavaliere è in grado di esibire proverebbero la sua estraneità a tutta la vicenda,costruita,fa sapere il Cavaliere,per affossarlo ed eliminarlo dal Parlamento.Vero o falso,dice anche il leader dell'Udc Casini,sarebbe importante aspettare le decisioni della Consulta o quantomeno vedere le carte e comunque spostare la data della decadenza del Cavaliere di qualche giorno.In pratica Berlusconi non fa nessuna forzatura ma dice a chiare lettere che quella che si sta attuando è una sentenza ingiusta perchè non vengono considerati elementi importanti che potrebbero scagionarlo.E' un'ulteriore chance per Berlusconi ma il Pd e il M5S non credono alle nuove rivelazioni e dicono con forza che le sentenze devono essere rispettate e conseguentemente la sua decadenza da senatore è giusta.Sul fronte della legge di Stabilità c'è la fiducia del maxiemendamento con proposte migliorative che portano meno tasse e più risorse per la crescita.

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