La verità sull’Area 51
È stato
reso pubblico un documento ufficiale che per la prima volta nomina la
base: si parla poco di alieni, ma parecchio di aerei segreti
Giovedì 15 agosto il National Security Archive ha pubblicato
sul suo sito un documento dlla CIA dove per la prima volta il governo
americano nomina esplicitamente l’Area 51, la famosa base segreta
diventata famosa in tutto il mondo perché, secondo gli ufologi,
sarebbero custoditi i corpi di alcuni extraterrestri e le loro navi
spaziali. La storia in realtà è molto più prosaica: per anni nell’Area
51 sono stati testati e messi a punto numerosi progetti aerei segreti,
tra cui gli aerei spia che sorvolavano l’Unione Sovietica durante la
guerra fredda.
Il documento completo si chiama La CIA e la ricognizione aerea: i programmi U2 e OXCART (potete scaricare il file torrent da qui).
È stato scritto da due storici della CIA nel 1992 ed è una specie di
manuale di storia su alcuni dei più importanti programmi di ricognizione
aerea segreta di tutta la guerra fredda. Il National Security Archive
che ha pubblicato il documento è un’organizzazione accademica
statunitense che pubblica documenti ottenuti grazie alla legge americana
sulla trasparenza del governo (il Freedom of Information Act).
Una versione dello stesso documento – pesantemente censurata – era
già stata pubblicata nel 1998. Il documento pubblicato questa settimana è
in versione integrale. Gli omissis ancora presenti tutelano
soltanto i nomi di alcuni piloti e i dettagli su certe contromisure
elettroniche usate all’epoca. Si tratta del primo documento ufficiale
del governo degli Stati Uniti a nominare esplicitamente l’Area 51 e la
sua storia – anche se in realtà un’altra menzione, dovuta probabilmente a
un errore di chi doveva cancellare i riferimenti alla base, compare in un documento del 1967.
La storia dell’Area 51 raccontata dagli storici della CIA comincia
nel 1955, quando alcuni funzionari dell’agenzia sorvolarono il deserto
del Nevada a bordo di un piccolo aereo da turismo. Erano alla ricerca di
un luogo adatto per fare esperimenti segreti su un nuovo tipo di aereo
spia appena messo in costruzione. L’U-2, questo era il nome del
progetto, era in grado di volare fino a 18 mila metri: troppo in alto
per essere raggiunto dai missili della contraerea o da altri aeroplani e
troppo in alto, almeno secondo i progettisti, per essere avvistato su
un radar. Gli U-2 furono gli aerei che, una decina di anni dopo,
individuarono i missili russi a Cuba – anche se quelli erano U-2
dell’aviazione, leggermente diversi da quelli utilizzati dalla CIA di
cui si parla nel libro.
Vicino a un posto chiamato Groom Lake, gli uomini della CIA trovarono
quella che sembrava una pista aerea abbandonata. Si trattava di un
vecchio poligono di tiro aereo, utilizzato durante la Seconda guerra
mondiale per addestrare i piloti di bombardieri. Il luogo era
decisamente fuori mano: a circa 160 chilometri da Las Vegas, circondato
per chilometri dal deserto e non troppo lontano da un’area ancora più
pericolosa e inospitale: un poligono di prova per ordigni nucleari. Si
trattava, hanno scritto gli storici della CIA, del luogo ideale per
testare aerei segreti e addestrarne i piloti.
Il nome convenzionale scelto per il pezzo di terreno che venne
acquistato dall’Autorità per l’Energia Nucleare – che già possedeva la
grande aerea dove venivano sperimentate le bombe atomiche – fu Area 51,
un nome che doveva essere anonimo e burocratico e che non avrebbe dovuto
attirare l’attenzione. Ma bisognava trovargli anche un nome
confidenziale, qualcosa che rendesse la base più interessante per il
personale chiamato a lavorarci. Il nome scelto, a quanto pare, fu Paradise Ranch che nel linguaggio degli addetti divenne semplicemente il Ranch
– curiosamente, tutto il mondo conobbe la base per il suo noioso nome
burocratico, mentre quello più accattivante è rimasto più o meno
sconosciuto.
Il primo test di volo con un U-2 venne compiuto nell’agosto del 1955 e
successivamente la base venne usata per addestrare i piloti e tenere in
deposito gli U-2 della CIA. Nel libro vengono raccontati anche lo
sviluppo dei “successori” dell’U2, come l’A-12 OXCART,
e numerose missioni compiute dagli aerei. La gran parte, ovviamente, si
svolgevano nei cieli sopra l’Unione Sovietica e la Cina comunista. Ma
c’è anche il resoconto di un volo sul Pacifico, per spiare un poligono
per test nucleari francesi. Quello di cui non si parla mai, in tutto il
libro, sono camere per autopsie di alieni e depositi di rottami di UFO.
Qualche riferimento agli extraterrestri in realtà si può trovare. Ad
esempio, gli storici della CIA scrivono che i voli di addestramento
degli U-2 produssero un effetto collaterale inaspettato: moltiplicarono
gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Negli anni
Cinquanta quasi nessuno credeva che fosse possibile arrivare alle
altezze che gli U-2 raggiungevano normalmente. Parecchi piloti di voli
civili dissero di aver avvistato oggetti non identificati perché avevano
individuato gli U-2 ad altezze alle quali non pensavano potesse esserci
qualcosa di costruito dall’uomo.
Un altro effetto aumentava il numero di avvistamenti: mentre alla
quota a cui volavano gli aerei di linea il sole era già tramontato,
molto più in alto gli U-2 erano ancora illuminati dal sole. Questo
portava gli U-2 ad essere, se non proprio luccicanti (erano dipinti di
nero), almeno ben visibili ai piloti che, diversi chilometri più sotto,
erano già al buio.
Col passare degli anni e l’aumento degli avvistamenti, l’Area 51 ha
finito con il diventare il simbolo dei presunti “piani segreti” del
governo americano per celare al mondo l’esistenza degli alieni. Intorno
ai confini della base sono perennemente accampati numerosi “esperti” di
alieni che scrutano il cielo in attesa di vedere un UFO lasciare la
base. Gli abitanti delle cittadine vicine si sono adattati a questo tipo
particolare di turismo e hanno cambiato i nomi dei locali con nomi che
ricordano gli alieni, gli UFO o le cospirazioni governative. Anche lo
stato del Nevada ha fatto qualcosa e dal 1996 la strada che passa vicino
all’Area 51 è stata ufficialmente rinominata Extraterrestrial Highway.
Per gli appassionati di alieni la pubblicazione di questo documento
non cambierà le cose. Gran parte delle informazioni che contiene erano
già note agli storici e agli appassionati che si sono occupati dei
programmi di ricognizione aerea degli Stati Uniti nel corso della guerra
fredda. Molti altri dettagli sull’Area 51, anche se non sono stati
ufficialmente divulgati, sono più o meno noti: ad esempio, nell’Area 51
vennero probabilmente svolti i primi test sull’F-117, il primo aereo
invisibile ai radar (ora ritirato dal servizio). Sempre nel deserto del
Nevada venne probabilmente messo a punto la versione invisibile ai radar
dell’elicottero Blackhawk, quello usato dai Navy Seals per uccidere Bin
Laden ad Abbottabad, in Pakistan.
Questa però è la prima volta che il governo americano rilascia
(almeno non per errore) dei documenti in cui si parla ufficialmente di
Area 51. Come ha dichiarato
Jeffrey Richelson, uno dei ricercatori del National Security
Archive: «È la fine ufficiale della segretezza per ciò che riguarda
l’Area 51».
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