Scritto da Francesco Mantegna Venerando
Il PDL deve insorgere. Si organizzi una grande assemblea plenaria e si proceda con le primarie con carattere d'urgenza... con
in programma anche il passaggio alla forma repubblicana presidenziale,
con il presidente eletto a suffragio popolare; riforma della Giustizia;
Il
precipitare degli eventi di questi giorni, in un clima di sollevazione
popolare sempre più esteso e irriducibile in tutta Italia, deve
necessariamente rappresentare l'avvio di una fase nuova e decisiva nel
PDL. Lo scollamento tra il quadro dirigente, i parlamentari e la base va
assumendo ormai proporzioni allarmanti, che potrebbero sfociare in un
dissolvimento della forza politica dalle conseguenze devastanti. A
fronte delle impennate di questo governo tecnico non legittimato dalla
scelta elettorale, che intende consumare lo scellerato progetto di
trasferire la nostra sovranità nazionale ad organismi europei
altrettanto privi di legittimazione popolare, il PDL deve insorgere.
Si
organizzi una grande assemblea plenaria e si proceda con le primarie con
carattere d'urgenza, fissando precisi obiettivi sul fronte
organizzativo interno, partendo dai criteri di individuazione delle
candidature.
Si
presenti alla base congressuale un programma elettorale straordinario,
con pochi punti essenziali per la prossima legislatura, quali ad
esempio:
- riaffermazione della sovranità nazionale dell'Italia;
-
sospensione unilaterale (o congiunta ad altri Stati dell'Eurozona sud)
dei Trattati europei fino alla costituzione di una "unità politica"
dell'Europa (Stati Uniti d'Europa federati), attraverso la proposta di
una Costituzione Europea da sottoporre a referendum negli Stati
aderenti;
-
apertura di un negoziato intergovernativo per uscire dall'euro e tornare
alle rispettive divise monetarie nazionali, sottoposte alle banche
nazionali centrali da riportare sotto il diretto controllo statale;
ritrattazione e ricalcolo dei debiti pubblici su basi
politiche-economiche che diano priorità alle condizioni reali delle
potenzialità e dei processi di sviluppo;
- misure straordinarie e urgenti per la ripresa economica, la semplificazione e la riduzione della fiscalità;
- riforma
e attualizzazione della Costituzione, riforma dell'architettura dello
Stato con il passaggio alla forma repubblicana presidenziale, con il
presidente eletto a suffragio popolare; riforma della Giustizia;
-
fissazione di un quadro unitario per il trattamento economico di tutti i
soggetti operanti nella pubblica amministrazione per categorie di
ruoli, livelli operativi e prestazioni;
- riduzione del 50% del numero dei parlamentari alla Camera e al Senato, abolizione dei senatori a vita.
Nel
Congresso riorganizzativo, si nomini una commissione di saggi ed esperti
che elabori il programma nei suoi termini esecutivi.
Soltanto
attraverso una reale partecipazione della base popolare si può pensare
di riprendere in mano la situazione. Nessuno si illuda che il popolo
italiano si riduca a passivo testimone di scelte inique ed ad ulteriori
scellerate vessazioni.
Francesco Mantegna Veneran
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