cosa hai fatto Tu per essere schernito,vestito da matto e staffilato? Sei forse un clandestino?
Uno
di quelli che vengono maltrattati, affamati e poi spariscono,oppure sei
la bellissima ragazza negra che,al mercato delle schiave di oggi, è
stata stirata in tutte le sue ossa e massacrata in tutte le sue carni
per convincerla ed abituarla a prostituirsi? Tu soffri con loro ed in
essi vediamo il Tuo Volto Santo.
Sei uno dei
nostri carcerati malati rinchiusi negli OPG, soggetti a tutti i soprusi,
annientati ed annullati con le tecniche raffinate della moderna scienza
psicologica ? (in quale schifo va a mischiarsi la scienza e la
prepotenza umana!). Tu sei con loro, con chi è perseguitato.
Stai a Lampedusa oppure rinchiuso in una misera casa della periferia di Napoli soggetta ad esproprio della camorra?
Signore
,soffri insieme agli immigrati ed ai diseredati dell'Africa e di tutti i
paesi espropriati dai ricchi tiranni della finanza creativa di oggi?
Stai insieme con gli invalidi ed i malati anziani, abbandonati al loro
destino ed alla disperazione dallo sconquasso delle famiglie e
dall'atroce economia speculativa della classe dominante? Tu sei con i
deboli e gli abbandonati.
Stai insieme con i
popoli giapponese ed ucraino appestati con le centrali atomiche della
speculazione dei ricchi sulla pelle dei poveri?
Stai in una delle tante prigioni , torture disseminate per il mondo dai servizi segreti?
Tu stai dovunque l'uomo si trova nel bisogno e nella difficoltà.
Forse
Tu sei quel ragazzo drogato che urlava la propria ribellione alla madre
che l'aveva cercato per tutte le strade di Napoli, l'aveva intravisto
da lontano e l'aveva chiamato e lui con un grido disumano altissimo le
gridava "vattene" con un grandissimo desiderio di stare con lei? Tu sei
con quel ragazzo , Signore, e con la sua mamma.
Sei
quel ragazzo, Signore, perché io sono sicuro che eri lui e per questo
Ti seguirei pure all'inferno, se Tu stessi in un luogo di sofferenza
vorrei stare con Te.
Tu sei forse anche quella
donna rinchiusa in manicomio, abbandonata dai parenti? O sei quel matto
legato ad un letto di contenzione ? O sei quel somalo a cui il soldato
aveva applicato gli elettrodi sui genitali e rideva?
O sei l'altro o l'altro o ,l'altro ancora? Tu sei tutti loro ,Signore. Tu sei il Padre e soffri per i Tuoi figli.
A
volte ci chiediamo perché tolleri tutto questo male e non pensiamo
che,invece, il primo a soffrire del male del mondo sei TU, che quel
perseguitato è un Tuo figlio,che quello sciancato è un Tuo figlio, che
quel bambino della Thailandia fittato per la nottata è un Tuo figlio.
Gesù
io ho bisogno di non caricarmi di colpe così grandi.Ho bisogno di
pensare di non essere io a farTi soffrire, di non essere stato io a far
soffrire Elisa Claps, perché io voglio bene a Te ed a lei con tutto il
mio cuore.
Però, Signore,tutte le volte che io,
nella vita ordinaria, quotidiana, di tutti i giorni, tutte le volte che
ho visto il male accadere davanti a me e sono stato indifferente, io
sono stato colpevole.
Quante volte ho visto un uomo sul
margine del marciapiedi avere fame e non gli ho dato da mangiare, tante
volte ho tradito il Tuo Amore.
Io, Tuo figlio,
non posso lasciare che mio fratello non abbia dove dormire, cosa
mangiare, non veda soddisfatti i suoi bisogni elementari. Io e tutta la
comunità degli uomini abbiamo il dovere di prenderlo in cura.
Questo è il principio semplice della carità ed appartiene a tutto il popolo di Dio.
Noi camminiamo con Gesù sulla via della salvezza e abbiamo il dovere di praticare la solidarietà sociale.
Se
nella società prevale la prepotenza e l'accumulo di ricchezze con la
costruzione di un mare di povertà e della impossibilità di realizzare se
stessi,le proprie capacità,noi continuiamo a rimanere fedeli a Te,
Unico Vero Dio e Nostra Salvezza e spendiamo i talenti che Tu ci hai
dato perché venga salvaguardata la vita e la dignità dell'uomo e del
cittadino.
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