L’inizio del Truman Show
Da due anni, esattamente dal 16 novembre 2011, nascita del governo
Monti, l’Italia vive immersa in un gigantesco e fantasmagorico
spettacolo da teatro dove gli attori recitano a seconda del proscenio (
la TV, il partito, il parlamento, la strada) una parte che di volta in
volta cambia; gli attori si scambiano le parti ( quello che fa
opposizione governando, poi che simula l’opposizione per governare
meglio ) in un apparente “teatro dell’assurdo” (vedi anche questo articolo).
Le caratteristiche peculiari del teatro dell’assurdo sono il
deliberato abbandono di una trama razionale, il rifiuto del linguaggio
logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi,
concatenazione, scioglimento) viene sostituita da una successione di
eventi apparentemente illogici, legati fra loro da una labile ed
effimera traccia (uno stato d’animo o un’emozione), apparentemente
senza alcun significato. Due o tre cose vanno invece comprese per
cominciare a capirci qualcosa: che gli attori hanno paura di restare
disoccupati, che la regia si guarda bene dal presentare al pubblico
tutto il palinsesto, che il pubblico comincia seriamente a spazientirsi
chiedendo la restituzione del biglietto ( il proprio voto, la propria
fiducia , le proprie tasse ); cresce la minaccia di abbandonare lo
spettacolo, e per alcuni, i più malintenzionati, di dar fuoco al
proscenio.
Nella discussione interna al piccolo Gruppo delle Cinque Terre, in alcuni interventi, in particolare di Giovanni Chiambretto, lo abbiamo chiamato il Truman Show italiano.
Lo spunto viene dal film dell’australiano Peter Weir dove Truman
Burbank è un trentenne pieno di vita e sempre sorridente che ignora
d’essere l’attore protagonista di uno spettacolo televisivo, il Truman
Show, un racconto sulla sua stessa vita, ripresa in diretta sin dalla
nascita, quando fu prelevato da una gravidanza indesiderata e “adottato”
da un network televisivo. L’isola su cui abita, Seahaven, è un
gigantesco studio televisivo, sotto la cupola di un finto cielo, diretto
dal regista Christof, una sorta di burattinaio. Tutte le persone che
Truman incontra e con le quali si relaziona sono degli attori, compresi i
genitori, l’amico Marlon e sua moglie Meryl, che hanno lo scopo di
manipolare e pianificare, secondo le esigenze della produzione, compresi
i messaggi pubblicitari, la vita di Truman. Il giorno e la notte
sull’isola sono artificiali, così come il mare e tutti i fenomeni
atmosferici. Un po’ alla volta Truman scoprirà l’imbroglio….)
Sempre in quel periodo ( novembre 2011) si svolgevano le primarie
di coalizione di PD e satelliti, quelle di Bersani-Renzi-Vendola. Scopo:
scegliere il leader alle elezioni politiche che vennero anticipate a
febbraio. Già qui quasi nulla era davvero vero: che Bersani vincesse le
primarie era ovvio; poi le elezioni si anticiparono solo per rendere
difficile la presentazione di Grillo e forse sperando in una polmonite
fulminante nei suoi comizi al gelo; l’alleanza di Bersani ( “Italia Bene
Comune”) simulava una continuità con la vittoria referendaria; uno
sfregio al nome da parte del partito che finché poté boicottò, nel suo
vertice, i referendum, e che oggi rilancia le privatizzazioni perfino di
Finmeccanica, delle aziende energetiche, oltre ad aziende e servizi di
base locali ( altro che Acqua Pubblica..). Anche lo slogan ” Per
cambiare l’Italia “, che faceva leva sull’antiberlusconismo e sulla
coalizione “di sinistra” era una finzione ( tant’è che per accreditarsi
alle primarie Vendola finse di non vedere che nel patto che firmava era
già scritta la disponibilità all’alleanza con” le forze popolari
democratiche europee”, in soldoni con i nostri Casini e Monti come
minimo). Peraltro non era vera neppure la sortita di appena pochi mesi
prima del nostro Nichi che, con toni apparentemente minacciosi verso il
PD, annunciava l’apertura del “cantiere delle sinistre” con Di Pietro,
una caricatura del radicalismo di Grillo in un paese dove la casta nelle
sue versioni di centro-destra e centro-sinistra riprendeva ad essere
travolta dall’azione della magistratura; il cantiere durava poche
settimane, il tempo di accordarsi con Bersani ( si disse per un futuro
posto di vice -premier) poi Vendola scaricava Di Pietro garantendosi
una frazione di eletti alla Camera in cambio della distruzione del
compagno di cantiere Di Pietro. A parte un eccesso maniacale per le
risate al telefono già allora il nostro Vendola mostrava una eccessiva
propensione, diciamo così, a repentini e ripetuti cambiamenti di
posizione.
La finzione e la funzione del porcellum
Dopo aver preso in giro la parte migliore dei tre milioni ( veri
?) di partecipanti alle primarie, la coalizione PD e satelliti ( 1)
vinceva alla Camera il premio del porcellum ( 55% dei 630 seggi) con il
29,5% dei votanti ( 0,3% in più del centro-destra), liquidava nelle
tristissime giornate di aprile insieme con le candidature Rodotà e
Prodi qualsiasi rapporto con i neofiti parlamentari grillini simulando
una loro irresponsabilità; finzione necessaria per il più naturale e già
previsto accordo con Berlusconi-Monti. Con il porcellum PD, SEL e i
frammenti socialisti ed ex dipietristi incassavano alla Camera ben 130
deputati in più regalati dal porcellum ( per lo più rubati al M5S),
quindi afferrato il malloppo la coalizione si scioglieva per far
nascere il suo contrario ( le larghe intese..). Consenzienti gli amici
Berlusconi e Alfano che in fin dei conti al Senato, su base regionale,
si portavano a casa anche loro la loro quota del malloppo di circa 25
senatori in più. Anche questi sottratti prevalentemente ai 5Stelle che
complessivamente hanno avuto 90 eletti in meno in proporzione ai voti
ottenuti. Si tratta praticamente di una “truffa elettorale” ( che fa
comprendere le vere ragioni dell’amore per il porcellum accuratamente messe in ombra dai media
nei quali si chiacchiera di liste bloccate e preferenze) tanto che
perfino la Corte Costituzionale, malgrado Giuliano Amato, il piddino
infilato di recente fra i i suoi membri, non ha potuto far finta di non
vedere con qualche ritardo (una decina di anni). La Corte ha sentenziato
in questi giorni che il porcellum è incostituzionale e che il
Parlamento ( lui almeno nella forma) deve modificare la legge elettorale. Grande soddisfazione e titoloni sui media ma anche qui siamo alla finzione più totale.
Molti italiani odiano il porcellum ma non hanno la minima idea del
perché e su cosa lo dovrebbe sostituire. Dieci anni di fandonie dei
media su stabilità e necessità di premi e maggioritari hanno
letteralmente rincitrullito quasi tutti. Le preferenze non centrano
nulla. La Corte è stata costretta ad intervenire dopo l’ennesimo
ricorso di gruppi di cittadini ( gli ultimi di prevalente collocazione a
sinistra in qualche modo classificabili nell’area di Rifondazione ) che
ponevano una sacrosanta questione di “proporzionalità “ fra i consensi
ottenuti da un partito od una coalizione ( inventata allo scopo) ed i
seggi guadagnati. La corte ha dovuto riconoscere la incostituzionalità
del premio, cioè di fatto ha riconosciuto che i Parlamenti eletti nel
2006, 2008 e 2013 sono il frutto di un accordo incostituzionale fra i
due principali partiti a discapito della espressione di voto degli
elettori. Giusto per capire di che si tratta si consideri che degli 8,8
milioni di voti ottenuti in febbraio dal M5Stelle alla Camera meno di 6
hanno fatto eleggere i 106 deputati grillini mentre circa 3 milioni hanno fatto eleggere 60 deputati in prevalenza del PD alla Camera e parecchi anche del PDL al Senato.
Il marchingegno truffaldino , ben oliato e limato negli anni riguarda
tutti i livelli di voto, non esclude per nulla lo stesso Mattarellum
precedente che è solo una variante “ di collegio” del maggioritario (
questione che i parlamentari grillini messi in confusione dalle
esibizioni del radicale Giachetti del PD, non hanno ancora compreso ).
Senza dilungarsi è sufficiente segnalare il caso delle recenti elezioni
in Basilicata dove , a parte il 67% degli elettori che non ha votato
nessuno ( 9% solo le schede annullate ), il M5S con il 12, 5% ha
ottenuto 2 seggi, la coalizione di centro-destra, seppure entrambi
perdenti, con il 19% ha ottenuto 5 seggi. Fanno eccezione solo le
elezioni europee dove per la prima volta misureremo davvero i rapporti
di forza fra i tre poli odierni , cioè in definitiva il vero
orientamento dell’elettorato; sempre che l’astensionismo non salvi tutti
in un indiscriminato “ tutti a casa”( gli elettori ) che
avvantaggerebbe notevolmente la casta .
Il ruolo degli untori nell’informazione
Se il sistema politico italiano, pur screditato, si regge ancora
in qualche modo, ci si deve chiedere il perché. Certo i due-tre partiti
che con qualche modifica di nomi e simboli, tengono il campo da qualche
decennio e impediscono qualunque mutamento della società italiana sono
gestiti da un gruppo di miliardari pieni di risorse ( oggi con l’euro si
dice milionari ) che stanno appunto in campo da 20-30 anni. Oggi in TV
si presentano giovani promesse, spesso di grande fascino, ma nulla
prova che siano in grado di suonare una musica diversa; per il momento
dietro ci sono sempre gli stessi di 25 anni fa e nel voto parlamentare
di questi primi sei mesi le giovani promesse di PD e PDL hanno mostrato
una identica, forse peggiore ottusità di chi hanno sostituito, segnale
che la degenerazione culturale e le logiche di potere esterne alle aule
parlamentari hanno scavato a fondo.
I partiti restano strapieni di soldi che danno, ricevono,
guadagnano, rubano , investono e fanno emigrare, trasformano in immobili
, intestano a parenti, amici, segretarie , amanti, istituti di carità e
fondazioni culturali, spesso usano per corrompere o essere corrotti.
Se pensate che scado nel qualunquismo ricordo che anche recentemente
centri-studi sindacali, universitari e confindustriali convergono sulla
valutazione che più di un milione di persone in Italia vivono di
politica: per “vivono” si intende guadagnano almeno qualche migliaio di euro al mese in media, qualche decina di migliaia di loro guadagnano qualche decina di migliaia di euro al mese.
Sempre per difendermi ricordo che quasi un terzo del migliaio di
consiglieri regionali italiani sono inquisiti per più o meno grave
appropriazione indebita di fondi pubblici.
Ma anche questi studi in qualche modo alimentano una finzione. Il
sistema politico regge perché è sorretto e alimentato, è in osmosi
perfetta e costante, con un imponente sistema mediatico che ha al centro
3-4 gruppi editoriali di apparenti opposte tendenze, una decina di TV
nazionali e altrettanti quotidiani dai quali derivano direttamente
almeno 500 testate di ambito locale e regionale la gran parte dei quali,
imparata rapidamente la lezione, hanno invaso la rete web come
le “sentinelle” di Matrix , le macchine assassine orientate alla
distruzione di Morpheus, Trinity e Neo. Da questo punto di vista le
analisi sulla Rete di Casaleggio sembrano già invecchiate e forse da
aggiornare e correggere.
I media svolgono il ruolo degli untori manzoniani, diffondono una
immagine falsa e distorta del reale, soffocano il sistema democratico
che in primo luogo si alimenta di una descrizione la più possibile
veritiera e in qualche modo trasparente dei fatti. Esercitano una corruzione semantica , come la chiama Grillo, delle parole stesse: finanziamento pubblico sparisce e compare rimborsi elettorali , inceneritori diventa termovalorizzatori mentre la loro denominazione tecnicamente più corretta sarebbe quella di termosvalorizzatori, il porcellum diventa incredibilmente un sistema proporzionale con premio di maggioranza (
come dire che un carro è quella cosa che si muove perché ha ruote
quadrate; mentre un sistema a doppio turno, che è un porcellum
moltiplicato per 500 collegi uninominali garantirebbe il bipolarismo;
che è una furfanteria semantica con la quale si cerca di non far
capire più nulla agli italiani quando è evidente che non esiste più
alcun bipolarismo (PD e PDL, che peraltro hanno governano insieme in
perfetto accordo da due anni, contando anche i loro 22 satelliti di
contorno (1) (2) hanno ricevuto a febbraio il voto di 20,4 milioni di
italiani su 50,5) (3).
Per come sono strutturate, il 90% almeno delle testate sopravvivono solo grazie ed esclusivamente ad un costante flusso di denaro garantito dai partiti
( che la chiamano democrazia) dei quali una parte consistente di
direttori, redattori, conduttori fanno più o meno formalmente parte. Che
l’informazione sia in gran parte in mano a Berlusconi è una barzelletta
che circola da anni fra simpatici buontemponi di sinistra. Per intanto
negli ultimi tempi i velinari del Cavaliere sono oggettivamente
malmessi: promosso Minzolini e altri meno noti in Parlamento, a Vespa,
Fede, Sallustri, Belpietro, Ferrara e le varie signore del biscione
Mediaset e del giro Mondadori e & è sempre più dura tenere
l’attenzione di sonnambuli della tarda serata e casalinghe del mattino.
Tantè che recentemente si sono dati, non scherzo, al porno. A sinistra
( si fa per dire ) ovviamente si campa meglio: tengono il campo gli
ex-parlamentari PD, dalla Gruber a Santoro e altri minori; premio
fedeltà a Mineo che fino all’ultimo giorno utile prima di informare
della sua candidatura sicura in Sicilia ha invaso RAI news24 di
fondamentali servizi sulle primarie bersaniane riproposti anche 10 volte
nell’arco di 24 ore ( per la verità sembra che una volta eletto Mineo,
ex giovane rivoluzionario troskista, abbia avuto qualche dubbio sul
partito, visto dall’interno, in cui era finito ). Il più sfigato sembra
essere Gad Lerner ( anche lui ex rivoluzionario che conoscevo in
gioventù , sempre più a sinistra di me, nel Gruppo Gramsci ); malgrado
il suo impegno PD a tempo pieno in TV nessuno gli ha proposto nulla e
sembra finito nell’angolo con il suo moderatissimo blog, dove
addirittura sembra recuperare qualche accento più radicale di gioventù.
Inamovibili e vergognosamente di parte l’Annunziata, Fazio, la
Berlinguer, mentre scalda i motori il giovane Floris a Ballarò, un
esempio di scientifica e abilissima disinformazione al momento
concentrata contro il M5Stelle che gli garantirà, in età più avanzata un
posto sicuro in Parlamento ed oggi si dice più di 500.000 euro
all’anno. Lo scalpitante Formigli ha inventato un nuovo modo di farsi
largo nell’etere con la supposta intervista registrata di nascosto al
grillino dissidente con la quale si è garantito grande apprezzamento di
tutti i nemici di Grillo ben sistemati nella casta dei partiti delle
larghe intese. La Gabanelli di Report e Jacona di Presa Diretta , gli
unici che fanno vero giornalismo d’inchiesta e ci mostrano l’Italia vera
sono invece appena tollerati e tutti se ne libererebbero al più presto
se solo se ne presentasse l’occasione.
E’ singolare che nel periodo del massimo caos istituzionale a
cavallo del voto di febbraio fino al governo Letta di aprile le due
anime della disinformazione (diciamo di destra e di sinistra ) travolte
dallo tsunami grillino che ha per qualche tempo seriamente preoccupato
tutti, hanno per un momento abbandonato la finzione: per due-tre
settimane abbiamo visto talk ( chiacchiere) e tavoli dove a pacche sulle
spalle, risate, insulti e barzellette sporche , Ferrara e la
Berlinguer, Annunziata e Sallustri, Vespa e Telese uniti e concordi
hanno fatto a gara a chi la diceva più sporca su Grillo e grillini, ma
anche su quei candidati scelti dai grillini con le primarie in rete (
Rodotà, Prodi etc..) che facevano saltare il palinsesto secondo il quale
per gli uni “i grillini sono per il 90% dei centri sociali e di estrema
sinistra “ per gli altri “ la nuova destra, populista e xenofoba”.
Il sistema della informazione-disinformazione si sta rapidamente
ristrutturando per servire e sopravvivere nei tempi moderni. E’
sfuggito in queste ore dalla trama fitta che annebbia i fatti che il
confronto a tre fra Renzi, Civati e Cuperlo sotto le sfolgoranti luci
americane di Sky non lo ha seguito praticamente nessuno. Come pressoché nessuno ha letto i 3 programmi dei 3 competitor delle primarie. D’altronde non c’era nulla da seguire e nulla da leggere. Io che ho una nota vocazione al masochismo li ho letti e ascoltati: quelli di Renzi e Cuperlo sono una boiata pazzesca
, una ventina di pagine PDF che si riducono a quindici grazie alla
saggezza di WORD, che si potrebbero scambiare e nessuno se ne
accorgerebbe; una settantine di pagine invece il programma di Liala (
scusate, Civati ) per le quali ce da chiedersi se sono state scritte per
le primarie PD o di qualche altro partito di sinistra, ecologista,
civico ( sebbene molto, molto, moderato ) di cui ci era sfuggita
l’esistenza. Un’altra finzione considerato che nella realtà Civati ha
votato in aula per il 98% delle volte come la signora Santanchè. Bisogna
riconoscere che il massimo del fantasy lo ha però raggiunto la Puppato
che prima ha partecipato alla manifestazione di Rodotà, Landini e altri
contro lo smantellamento dell’articolo 138 della Costituzione e il
giorno dopo in Parlamento ha votato a favore.
Il Grande Comitato Privato degli Affari Pubblici
Come era naturale che fosse, infine il governo Letta-Alfano ha
assunto una versione più assestata liberandosi di Berlusconi con il
quale sulle cose serie per la verità non c’era alcun dissenso; se non
fosse per gli errori di gioventù che si trascinava da tempo e per una
sua inguaribile vocazione ad eccedere nel far prevalere gli affari
propri; un grande Comitato privato degli Affari pubblici presuppone
disponibilità e tolleranza verso i soci, un po’ più di discrezione
nell’andar dietro alle gonnelle, maggiore prudenza nel comprare e
corrompere qua e là. Poiché le “toghe rosse” non esistono e “i
comunisti” neanche, ma per fortuna esiste ancora un pezzo della
magistratura, di finanzieri, carabinieri, e poliziotti che immagina di
stare a servire un paese democratico, era inevitabile che gli eccessi
del nostro lo inguaiassero definitivamente. Malgrado i sondaggisti che
devono alimentare il giochino del “ bipolarismo fra destra e sinistra
fra i quali gli italiani dovrebbero scegliere “ da chi farsi prendere in
giro, penso da un anno che la vicenda elettorale e politica di
Berlusconi sia chiusa e che oggi l’unico vero pericolo che potrebbe
salvare il Grande Comitato di Affari che governa il paese è l’astensionismo elettorale ( “sono tutti uguali, non vado a votare…” ) oppure il tentativo golpista
di passare dal porcellum al superporcellum ( la superporcata del
doppio turno che neppure un infido esperto come Calderoli ha avuto il
coraggio di inventare ma che invece dal settembre del 2011 hanno messo
avanti Bersani, la Finocchiaro, Dalema e Violante e che oggi, mentre la
barca affonda, afferrano al volo anche Renzi e Alfano ).
Il GCPAP ha cose grosse per le mani:
- La TAV non è una ferrovia; è un grande Bancomat pubblico aperto fra le valli che potrebbe durare 10 ( o 20 ? ) anni, costare 20 (o 40?) miliardi al quale attingeranno per anni alcune imprese, alcuni partiti, alcuni gruppi mafiosi. A che serva la TAV non se lo chiede nessuno; le decine di tecnici ed esperti che i NOTAV hanno messo in campo sono pressoché disoccupati perché non c’è nessuno con cui confrontarsi. Non importa che la TAV si finisca, importa che si inizi; per alcuni è un investimento di famiglia: una parte consistente dei suoi sponsor principali se mai si finirà saranno già morti, sarà affare degli eredi. Figuriamoci a chi importa la previsione di traffico merci e persone del corridoio piemontese fra 10 o 20 anni. Intanto il sistema ferroviario locale si sgretola, le reti metropolitane urbane sono un sogno che si allontana; smantelliamo pure le reti tranviarie mentre in altri paesi europei sono in piena attività.
- Gli INCENERITORI vanno alla grande in particolare nella loro versione tecnologica di sinistra che ha avuto un particolare successo a Torino e nelle Puglie, anche se si presentano le prime difficoltà: che cosa brucerà il grande inceneritore di Castellani-Chiamparino-Fassino, costruito alla periferia della città più inquinata d’Italia e per l’80% venduto ai privati, se non si sbaracca la Raccolta Differenziata nella provincia di Torino ?
- Gli F35 sono tornati di moda anche se in realtà è una storia vecchiotta; i governi di destra e di sinistra (Berlusconi e Prodi ) avevano sanzionato che quanto e come si spende nel settore degli armamenti non è affare del Parlamento. Malgrado le proteste dei movimenti e le azioni dei grillini, con a ruota Sel, non è che oggi le cose siano chiarissime. Per giunta abbiamo ri-scoperto che esiste anche un’altra bella botta di spesa per gli Eurofighter di cui quasi nessuno ci aveva parlato, a parte portaerei ed elicotteri con i quali ci apprestiamo , come dice il nostro ministro della difesa , a garantire la pace in vari scenari del pianeta. Per primo in Afghanistan dove, secondo indiscrezioni, ci siamo candidati a mantenere un migliaio di militari quando , almeno ufficialmente, gli americani se ne andranno.
- Il FINANZIAMENTO PUBBLICO ai partiti non si tocca: al massimo si porta sul 740, si rende più invisibile, si compensa rendendo legale quello privato; oggi i soldi che da più parti soggetti privati forniscono già a esponenti di partiti, fondazioni culturali, associazioni di facciata, devono passare per vie traverse; non è più semplice rendere tutto legale? Perché mai dovremmo spiegare le motivazioni per le quali il padrone dell’ILVA finanziava direttamente un Ministro della Repubblica ?
La Conversione ecologica non è possibile senza una società democratica e giusta
Siamo e restiamo ecologisti ma nessuna azione in direzione di una
economia sostenibile, di un cambiamento di paradigma nella produzione,
come nei rapporti sociali di convivenza e perfino nella sfera dei
rapporti collettivi e individuali fra le persone è possibile in un paese
devastato dai guastatori della casta, indifferenti a tutto e pronti a
tutto pur di sopravvivere nella loro immutabile connotazione predatoria.
Dobbiamo riprenderci la democrazia, recuperare una società più giusta,
fare pulizia allontanandoli, non cinguettando con i responsabili dello
sfascio che sono bipolarmente noti. Malgrado errori, ingenuità, a
volte insopportabili uscite, Grillo ha aperto un grande varco nel
nostro Truman Show, mostrando una strada che si apre nella direzione
giusta, che è comunque la direzione da tanti auspicata e per la quale
tanti hanno perso battaglie e speranze.
E’ necessario costruire un muro di solidarietà verso il Movimento
5Stelle che è sotto il tiro evidente di un fuoco concentrato per
annichilirlo, e nei prossimi mesi, a ridosso delle elezioni europee e
forse non solo quelle, ne vedremo drammaticamente di tutti i colori. Il
movimento di Grillo è appena nella fase nascente ed è ancora ben lontano
da quel movimento di liberazione nazionale che serve al paese. Fra i
suoi obiettivi deve esserci anche quello di superare l’immagine di
Grillo, obiettivo che probabilmente solo lui stesso è in grado di
ottenere, cominciando dal superare il nome stesso nel simbolo del
movimento. Al movimento servono urgentemente la costruzione di alleanze e
convergenze esterne che però, al momento, oggettivamente non appaiono
all’orizzonte e che, da chi è in grado di dare un contributo sincero,
andrebbero favorite.
Serve una lunga, pacifica, nonviolenta, complessiva ,
entusiasmante, magari anche gentile, ma radicale ed epocale rivoluzione;
come tutte le rivoluzioni prevede di abbattere e sostituire un sistema ,
un regime politico, economico, finanziario e sostituirlo con un altro,
più democratico, più giusto, in cui appunto nessuno resti indietro ed il destino delle generazioni future sia garantito.
Non fatevi prendere in giro , ne vale la pena, il resto sono chiacchiere…
note:
(1) Italia. Bene Comune Coalizione composta da Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Centro Democratico, Il Megafono – Lista Crocetta, Moderati, Partito Socialista Italiano, Südtiroler Volkspartei, Partito Autonomista Trentino Tirolese, Verdi del Sudtirolo e Per la Valle d’Aosta – Autonomie Liberté Démocratie
(2) Coalizione di centro-destra Coalizione composta da Il Popolo della Libertà, Lega Nord, Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale, Lista Lavoro e Libertà – 3L, La Destra, Partito Pensionati, Grande Sud, Moderati in Rivoluzione, Intesa Popolare, Movimento per le Autonomie, Cantiere Popolare, Liberi per una Italia Equa e Basta Tasse
(3) Italia Bene Comune, voti: 10.353.275 – Coalizione di
centro-destra, voti 10.074.109 – Movimento 5Stelle, voti 8.797.902 –
Aventi diritto al voto: 50.449.979
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