giovedì 12 dicembre 2013

Napolitano costa 433 euro al minuto



È quanto pesa il Quirinale sul bilancio dello Stato: 228 milioni l'anno, 26 mila all'ora.

Alla faccia della spending review.

Comunque li si legga, 228 milioni non faranno mai rima con austerity.
È il peso del Quirinale per le casse dello Stato, il bilancio di previsione per il 2012 dell'Amministrazione della presidenza della Repubblica.
Dividendolo per 365 si infiamma un po' il fuoco del sentimento anti-Casta: fanno 624 mila euro al giorno, 26 mila l'ora.
Con una punta di masochismo si può pensare che siano l'equivalente di oltre 400 euro al minuto. Per la precisione, 433.
E IL PERSONALE È STATO RIDOTTO. Giorgio Napolitano può contare su 1.807 dipendenti (il personale si è ridotto di 394 unità rispetto al 31 dicembre 2006) e un parco auto con tre Maserati.
CON TANTO DI 14ESIMA. Chi lavora per il Colle ha privilegi come l'indennità di alloggio, informatica, di guida, di servizio caccia, di cassa, di incarico, la 14esima mensilità e la triplice gratifica annua».

Mentre Hollande e il re di Spagna si decurtano la paga

Senza voler scivolare sul terreno rischioso della demagogia, il confronto con l'estero è però impietoso.
IL TAGLIO FRANCESE. Il presidente Hollande in Francia si è sforbiciato la busta paga di 7 mila euro al mese: da 21.300 euro lordi di Nicolas Sarkozy a 14.910 euro suoi.
RE DI SPAGNA A STECCHETTO. Nella Spagna alle prese con la crisi lacrime e sangue, Re Juan Carlos lo scorso anno ha deciso di tagliare il proprio compenso del 7,1%: cioè meno 21 mila euro l'anno (portandolo così a 272.752 euro annui).
In Germania poi il presidente incassa 199 mila euro all'anno.
IN ITALIA VITALIZI RECORD. La politica italiana ha il record del vitalizio.
Secondo il Sole24Ore la Casta si mangia 23 miliardi di euro l'anno, centesimo più centesimo meno.
Il Quirinale ha parlato di «cifra pari a quella del precedente esercizio finanziario, già inferiore di 3 milioni 217 mila euro rispetto a quella del 2009. Tale dotazione è stata altresì confermata anche per il 2013 nel bilancio pluriennale 2012-2014».
GLI APPELLI AL SACRIFICIO. Il capo dello Stato, quando a fine 2011 impazzava lo spread oltre quota 500 e Silvio Berlusconi aveva appena abbandonato mestamente la guida del governo, chiedeva «sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche a quelli dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia».
Più che una revisione dei costi, quella del Colle è sembrata una spuntatina però.
Il tempo di leggere questo articolo e ai cittadini sarà costato almeno 866 euro.

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