I costi della politica italiana – Le mille auto blu dei politici
Invocati a gran voce da tutti, ma puntualmente aggirati dai diretti interessati, i tagli agli stipendi della Casta ancora sembrano lontani da venire. Giusto in queste ore sono usciti i primi dati relativi al gruzzolo
che i parlamentari italiani intascano, superando (come già ampiamente
previsto) di gran lunga l’importo dei colleghi europei. Ma di veri tagli
pare non se ne parli…
Tra i più accesi sostenitori dei tagli alla Casta c’è Feltri che in questi giorni sta mettendo nel mirino anche il Presidente della Repubblica. Non a caso ha intotolato un editoriale-invettiva “L’oro di Napolitano” a ricordare le mille spese che gravano sull’ufficio della prima carica dello Stato. Sotto accusa non è tanto la persona del presidente in quanto tale, quanto piuttosto la sterminata serie di uffici, stanzette, servizi e accessori burocratici che alla sua funzione sono collegati. E che costano un sacco di soldi.
Ma quanto costa effettivamente agli italiani il Quirinale? I dati vengono diffusi ogni anno nel bilancio a cura della segreteria del Quirinale. E ogni volta che vengono pubblicati suscitano più di un mal di pancia. Riprendendo un computo fatto sul 2010 possiamo farci un’idea del prezzo che ogni anno paghiamo per le attività riconducibili alla prima carica dello Stato.
Appannaggio annuo circa 239mila euro, costo totale per il funzionamento del Quirinale 228 milioni all’anno, di cui 129 milioni solo per il personale (che ha funzioni per lo più “cerimoniali”). Sul tema del personale F.Bechis aveva scritto ha “solo 843 dipendenti: 74 appartenenti alla carriera direttiva, 97 alla carriera di concetto, 204 alla carriera esecutiva e 488 alla carriera ausiliaria. Oltre a questi se ne aggiungono altri 103 di fiducia portati al Quirinale come staff personale da Napolitano e con un contratto che scadrà al termine del settennato. Di questi 77 sono in posizione di comando, e 26 collaboratori a contratto. Siamo a 946 dipendenti” a cui si aggiungono anche altri 861 uomini delle forze di polizia distaccati sul territorio per la sicurezza del Presidente, più 258 corazzieri: in tutto si arriva a 1807 persone che ruotano attorno al Capo dello Stato.
Non si sa molto delle spese correnti del Quirinale, si è però venuta a sapere quante auto blu in qualche modo girano attorno al Colle. Esse dovrebbero essere: una Lancia Thesis limousine, tre Maserati, due Lancia Thesis blindate e una Lancia Thesis di riserva e poi 2 Lancia Flaminia 335 del 1961 utilizzate per le sfilate del 2 giugno. Poi ci sono 14 auto a disposizione dei Presidenti emeriti della Repubblica, del segretario generale, del segretario generale onorario e dei 10 consiglieri personali del presidente della Repubblica. Infine 10 auto di servizio.
I confronti con altri paesi come la Francia per esempio sono impietosi.
Da tempo occorre dire che il Colle sta mettendo mano a qualche taglio tanto che il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Donato Marra ha specificato che: “fino ad oggi realizzati risparmi per oltre 56 milioni di euro che hanno consentito per la prima volta la riduzione in valore assoluto della dotazione a carico del bilancio dello Stato rispetto al 2009 e il blocco della stessa dotazione fino al 2013 al livello del 2008 (228 milioni di euro), a fronte di un’inflazione che da allora ha già raggiunto il 7,7 per cento sulla base dell’indice dei prezzi al consumo”. E poi altri interventi sugli scatti e l’adeguamento al sistema pensionistico. Ottimo inizio ma crediamo che gli italiani si aspettino anche il buon esempio con una piccola ma significativa “sforbiciata” anche allo stipendio.
Invocati a gran voce da tutti, ma puntualmente aggirati dai diretti interessati, i tagli agli stipendi della Casta ancora sembrano lontani da venire. Giusto in queste ore sono usciti i primi dati relativi al gruzzolo
che i parlamentari italiani intascano, superando (come già ampiamente
previsto) di gran lunga l’importo dei colleghi europei. Ma di veri tagli
pare non se ne parli…Tra i più accesi sostenitori dei tagli alla Casta c’è Feltri che in questi giorni sta mettendo nel mirino anche il Presidente della Repubblica. Non a caso ha intotolato un editoriale-invettiva “L’oro di Napolitano” a ricordare le mille spese che gravano sull’ufficio della prima carica dello Stato. Sotto accusa non è tanto la persona del presidente in quanto tale, quanto piuttosto la sterminata serie di uffici, stanzette, servizi e accessori burocratici che alla sua funzione sono collegati. E che costano un sacco di soldi.
Ma quanto costa effettivamente agli italiani il Quirinale? I dati vengono diffusi ogni anno nel bilancio a cura della segreteria del Quirinale. E ogni volta che vengono pubblicati suscitano più di un mal di pancia. Riprendendo un computo fatto sul 2010 possiamo farci un’idea del prezzo che ogni anno paghiamo per le attività riconducibili alla prima carica dello Stato.
Appannaggio annuo circa 239mila euro, costo totale per il funzionamento del Quirinale 228 milioni all’anno, di cui 129 milioni solo per il personale (che ha funzioni per lo più “cerimoniali”). Sul tema del personale F.Bechis aveva scritto ha “solo 843 dipendenti: 74 appartenenti alla carriera direttiva, 97 alla carriera di concetto, 204 alla carriera esecutiva e 488 alla carriera ausiliaria. Oltre a questi se ne aggiungono altri 103 di fiducia portati al Quirinale come staff personale da Napolitano e con un contratto che scadrà al termine del settennato. Di questi 77 sono in posizione di comando, e 26 collaboratori a contratto. Siamo a 946 dipendenti” a cui si aggiungono anche altri 861 uomini delle forze di polizia distaccati sul territorio per la sicurezza del Presidente, più 258 corazzieri: in tutto si arriva a 1807 persone che ruotano attorno al Capo dello Stato.
Non si sa molto delle spese correnti del Quirinale, si è però venuta a sapere quante auto blu in qualche modo girano attorno al Colle. Esse dovrebbero essere: una Lancia Thesis limousine, tre Maserati, due Lancia Thesis blindate e una Lancia Thesis di riserva e poi 2 Lancia Flaminia 335 del 1961 utilizzate per le sfilate del 2 giugno. Poi ci sono 14 auto a disposizione dei Presidenti emeriti della Repubblica, del segretario generale, del segretario generale onorario e dei 10 consiglieri personali del presidente della Repubblica. Infine 10 auto di servizio.
I confronti con altri paesi come la Francia per esempio sono impietosi.
Da tempo occorre dire che il Colle sta mettendo mano a qualche taglio tanto che il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Donato Marra ha specificato che: “fino ad oggi realizzati risparmi per oltre 56 milioni di euro che hanno consentito per la prima volta la riduzione in valore assoluto della dotazione a carico del bilancio dello Stato rispetto al 2009 e il blocco della stessa dotazione fino al 2013 al livello del 2008 (228 milioni di euro), a fronte di un’inflazione che da allora ha già raggiunto il 7,7 per cento sulla base dell’indice dei prezzi al consumo”. E poi altri interventi sugli scatti e l’adeguamento al sistema pensionistico. Ottimo inizio ma crediamo che gli italiani si aspettino anche il buon esempio con una piccola ma significativa “sforbiciata” anche allo stipendio.
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