il 25% va dai "compro oro", boom di sequestri: +1500%
La crisi mette sempre più alle strette le famiglie. A guadagnarci sono gli usurai i cui ricavi sono alle stelle.
Nel 2013 la Guardia di finanza
ha condotto 266 operazioni e sequestrato patrimoni accumulati
illecitamente per 167 milioni di euro, più del 1.500% rispetto al 2012.
Non solo. Le Fiamme Gialle hanno denunciato ben 248 usurai. Di questi,
49 sono stati arrestati.
Le indagini di contrasto all’usura, cresciute del
40% rispetto all’anno scorso, segnano un’evoluzione del fenomeno a
favore di una dimensione più associativa, con sodalizi criminali che
danno luogo, in alcuni casi, a vere e proprie "strutture societarie"
che esercitano attività finanziaria abusiva e usuraria nei confronti di
commercianti, piccoli imprenditori e artigiani. Tra le più recenti
operazioni Fiamme Gialle ricordano quella condotta a Rimini, in seguito
alla denuncia di un imprenditore usurato, che ha portato all’arresto di
un pluripregiudicato campano e di un ex-promotore finanziario calabrese.
I due, in concorso con altri responsabili, hanno prestato denaro con
interessi del 70-80% annuo garantiti mediante assegni post-datati e poi
hanno costretto l’imprenditore a cedere il controllo della sua società,
reinvestendone i ricavi in attività connesse al divertimento nella
riviera. Il 7 agosto sono stati sequestrati, tra gli altri beni, un noto
locale notturno di Riccione, un ristorante, un albergo e una sala bingo
acquistati con i proventi dell’usura. A Reggio Emilia invece è stata
scoperta un’organizzazione che, per mascherare il pagamento di interessi
del 20% mensile, simulava fittizi rapporti commerciali con gli
imprenditori in difficoltà e la restituzione del denaro veniva
giustificata con fatture false.
Per contrastare all’usura, le Fiamme Gialle si
avvalgono dell’azione di intelligence e di controllo economico del
territorio, dell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni
finanziarie sospette generate dal sistema antiriciclaggio, delle
indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria nonchè dei rapporti con
le associazioni antiracket e antiusura.
La crisi mette sempre più alle strette le famiglie. A guadagnarci sono gli usurai i cui ricavi sono alle stelle.
Nel 2013 la Guardia di finanza
ha condotto 266 operazioni e sequestrato patrimoni accumulati
illecitamente per 167 milioni di euro, più del 1.500% rispetto al 2012.
Non solo. Le Fiamme Gialle hanno denunciato ben 248 usurai. Di questi,
49 sono stati arrestati.
Le indagini di contrasto all’usura, cresciute del 40% rispetto all’anno scorso, segnano un’evoluzione del fenomeno a favore di una dimensione più associativa, con sodalizi criminali che danno luogo, in alcuni casi, a vere e proprie "strutture societarie" che esercitano attività finanziaria abusiva e usuraria nei confronti di commercianti, piccoli imprenditori e artigiani. Tra le più recenti operazioni Fiamme Gialle ricordano quella condotta a Rimini, in seguito alla denuncia di un imprenditore usurato, che ha portato all’arresto di un pluripregiudicato campano e di un ex-promotore finanziario calabrese. I due, in concorso con altri responsabili, hanno prestato denaro con interessi del 70-80% annuo garantiti mediante assegni post-datati e poi hanno costretto l’imprenditore a cedere il controllo della sua società, reinvestendone i ricavi in attività connesse al divertimento nella riviera. Il 7 agosto sono stati sequestrati, tra gli altri beni, un noto locale notturno di Riccione, un ristorante, un albergo e una sala bingo acquistati con i proventi dell’usura. A Reggio Emilia invece è stata scoperta un’organizzazione che, per mascherare il pagamento di interessi del 20% mensile, simulava fittizi rapporti commerciali con gli imprenditori in difficoltà e la restituzione del denaro veniva giustificata con fatture false.
Per contrastare all’usura, le Fiamme Gialle si avvalgono dell’azione di intelligence e di controllo economico del territorio, dell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette generate dal sistema antiriciclaggio, delle indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria nonchè dei rapporti con le associazioni antiracket e antiusura.
Le indagini di contrasto all’usura, cresciute del 40% rispetto all’anno scorso, segnano un’evoluzione del fenomeno a favore di una dimensione più associativa, con sodalizi criminali che danno luogo, in alcuni casi, a vere e proprie "strutture societarie" che esercitano attività finanziaria abusiva e usuraria nei confronti di commercianti, piccoli imprenditori e artigiani. Tra le più recenti operazioni Fiamme Gialle ricordano quella condotta a Rimini, in seguito alla denuncia di un imprenditore usurato, che ha portato all’arresto di un pluripregiudicato campano e di un ex-promotore finanziario calabrese. I due, in concorso con altri responsabili, hanno prestato denaro con interessi del 70-80% annuo garantiti mediante assegni post-datati e poi hanno costretto l’imprenditore a cedere il controllo della sua società, reinvestendone i ricavi in attività connesse al divertimento nella riviera. Il 7 agosto sono stati sequestrati, tra gli altri beni, un noto locale notturno di Riccione, un ristorante, un albergo e una sala bingo acquistati con i proventi dell’usura. A Reggio Emilia invece è stata scoperta un’organizzazione che, per mascherare il pagamento di interessi del 20% mensile, simulava fittizi rapporti commerciali con gli imprenditori in difficoltà e la restituzione del denaro veniva giustificata con fatture false.
Per contrastare all’usura, le Fiamme Gialle si avvalgono dell’azione di intelligence e di controllo economico del territorio, dell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette generate dal sistema antiriciclaggio, delle indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria nonchè dei rapporti con le associazioni antiracket e antiusura.
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