Il
Garante Pitruzzella in audizione al Parlamento denuncia un aumento
spropositato dell'Rc auto tra Nord e Sud e nel resto d'Europa. La
soluzione?Maggiore concorrenza
Rc auto italiana più cara d’Europa. E’ questa la denuncia
dell’Antitrust in merito alla polizza sull’assicurazione auto che
presenta differenze di costi eccessivi già tra Nord e Sud.
Rc auto salata: il confronto con l’Europa
Se poco tempo fa l’Antitrust aveva già avuto modo di
rivelare che il premio medio della Rc auto in Italia è il doppio di
quello pagato in Francia o Portogallo, superando di ben l’80 per cento
quello tedesco, sempre l’Autorità garante per la concorrenza, guidata da
Pitruzzella conferma i dati.
La relazione annuale dell’Antitrust
“In molti settori dell’economia italiana si registra un
livello di concorrenza non ancora soddisfacente e i prezzi pagati dai
consumatori tendono irrimediabilmente a salire. In questa ipotesi sembra
rientrare il mercato delle assicurazioni”. E’ indispensabile una
riforma del settore dell’Rc auto, tuona Pitruzzella, dinanzi al
Parlamento in occasione della presentazione della relazione annuale.
Aumento polizza Rc auto: i dati dell’Isvapp
A sottolineare l’urgenza di una riforma del settore Rc
auto, vengono in soccorso anche i dati dell’Isvapp, l’Autorità di
Vigilanza sulle Assicurazioni che rivela come, tra aprile 2012 ed aprile
2013, le tariffe Rc auto sono incrementate vertiginosamente per le
donne, con picchi di +12% per le diciottenni, mentre si dilata il
divario Nord-Sud con un meridione penalizzato con incrementi più
consistenti. UN esempio fra tutti: un 55enne di sesso maschile alla
guida di un’autovettura di piccola cilindrata a Napoli, paga una
tariffa media di 1.221 euro, contro i 350 euro che il medesimo
assicurato pagherebbe a Bolzano o Aosta.
Maggiore concorrenza: la ricetta di Pitruzzella
La ricetta del Garante Pitruzzella è semplice e riguarda
una maggiore concorrenza. “ Il mercato delle assicurazioni auto”- ha
detto dinanzi alle Camere il Garante dell’Antitrust – “registra ‘un
livello di concorrenza non ancora soddisfacente’. I dati della nostra
indagine attestano come siano insufficienti i meccanismi adottati dalle
compagnie per migliorare l’efficienza produttiva e contenere i costi,
che vengono poi ribaltati sui consumatori”. Il Garante sottolinea che
nella fase attuale di grave crisi economica in cui viviamo, la politica
per la concorrenza è centrale. “Crescita e coesione sociale sono sfide
epocali” – ha detto Pitruzzella- “che vanno affrontate con urgenza e
lungimiranza. In questa prospettiva ci sono buone ragioni per sostenere
non solo l’attuazione della politica per la concorrenza ma addirittura
la sua centralità”.
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